da Columbia Threadneedle Inv. – Stagione degli utili: i risultati del primo trimestre saranno soddisfacenti? – a cura di Steven Bell

Buongiorno,

di seguito inviamo il weekly market outlook a cura di Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments (+ foto).

 

Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni.           

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Laura

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Weekly market outlook a cura di Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments

 

Stagione degli utili: i risultati del primo trimestre saranno soddisfacenti?

  • Abbiamo assistito a un recente sell-off dei titoli azionari, mentre i mercati si adeguano al fatto che i tassi d’interesse sono destinati a rimanere alti per un periodo prolungato.
  • La stagione degli utili durante il primo trimestre ha avuto un inizio promettente, sebbene vi sia stata una forte disparità tra le “Magnifiche 7” e il resto del mercato.
  • Il miglioramento dei margini ha alimentato la ripresa iniziale degli utili, ma la crescita dei ricavi potrebbe guidare la fase successiva.
  • Siamo ottimisti nel breve termine, mentre restiamo più cauti nelle prospettive per il 2025.

 

I mercati si sono adattati in modo aggressivo alla prospettiva di un aumento dei tassi di interesse per un periodo prolungato, provocando un recente sell-off delle azioni. Con la prospettiva di “tassi di interesse più alti per più tempo” ormai apparentemente scontata, le relazioni sugli utili potrebbero essere il fattore chiave per le prossime mosse del mercato.

Diverse grandi banche hanno già pubblicato i loro bilanci che hanno superato le aspettative, battendo sia i ricavi che gli utili. Tuttavia, ciò non è stato sufficiente a sollevare i prezzi delle azioni in modo significativo a causa della mancanza di revisioni legate al rialzo delle prospettive di interesse. Analogamente, Netflix ha superato le stime degli analisti su utili e ricavi del primo trimestre, sebbene le deludenti proiezioni di crescita futura abbiano fatto crollare il prezzo delle azioni. Questo scollamento evidenzia l’importanza delle indicazioni prospettiche accanto ai risultati finanziari grezzi.

Gli ultimi dati indicano un forte inizio della stagione degli utili, con le 70 società dell’S&P 500 che hanno reso noti i risultati, superando le stime degli analisti di una media del 10%; un dato, quest’ultimo, che supera notevolmente anche la media storica del 5%. In particolare, le società statunitensi hanno sempre battuto le stime di consenso trimestrali dalla fine della crisi finanziaria globale. Questa tendenza può essere parzialmente attribuita alle revisioni al ribasso delle previsioni degli analisti prima della stagione degli utili. Spesso questi aggiustamenti avvengono in risposta alle indicazioni fornite dalle società prima della pubblicazione dei risultati. Questo “abbassamento dell’asticella” contribuisce a spiegare perché, in media, tre quarti delle società superano le aspettative.

Le previsioni di consenso per la crescita degli utili del 1° trimestre sono scese, allineandosi ai dati del passato, passando dal 7% di inizio anno all’attuale 2%. Questa revisione al ribasso si concentra principalmente nei settori della sanità, dell’energia, dei materiali e dell’industria. Al contrario, le stime sugli utili delle “magnifiche 7”, le giganti della tecnologia, sono state riviste al rialzo del 6%, per una crescita prevista del 38% su base annua. Escludendo questi leader tecnologici, le restanti 493 società dello S&P 500 dovrebbero registrare una crescita negativa per il quinto trimestre consecutivo, con una previsione del -2%. Confermando la notevole disparità di crescita su base annua tra le “Magnifiche 7” e il mercato in generale. Concordiamo infine con quanti si aspettano quest’anno un allargamento del mercato.

La forte performance delle “Magnifiche 7” può essere attribuita, in parte, all’espansione dei loro margini di profitto. Questi margini sono cresciuti dal 16,6% nel quarto trimestre del 2022 al 22,8% del quarto trimestre 2023. Tuttavia, è importante notare come questa crescita sia destinata a rallentare con l’affievolirsi di quei fattori di mercato che favoriscono oggi queste società.

Sebbene il miglioramento dei margini abbia alimentato la ripresa iniziale degli utili, riteniamo che la crescita dei ricavi sarà il fattore chiave della prossima fase del ciclo di crescita. I dati macro suggeriscono che il 1° trimestre dovrebbe essere migliore rispetto alle stime del mercato. Ci sono segnali incoraggianti per l’economia manifatturiera, con l’ISM che ha superato quota 50 per la prima volta dal 2022. Gli investimenti nazionali sono aumentati dopo un decennio di scarse risorse e si iniziano a vedere i frutti di questi nuovi investimenti in un miglioramento della produttività. Dal punto di vista degli investitori, le aziende che spendono più in investimenti per ricerca e sviluppo hanno sovraperformato quelle che spendono di più in buyback e dividendi in un contesto di forte crescita economica.

La crescita globale rimane forte nel breve termine, ma siamo meno convinti rispetto al forte ottimismo presente oggi sugli utili a lungo termine. Ad oggi, ci aspettiamo che il primo e secondo trimestre del 2024 si mantengano positivi, mentre sposiamo una visione più cauta per quanto riguarda le previsioni sugli utili del 2025, la cui crescita attesa al momento è significativa e si attesta al 14%. Sebbene sia probabile che si assista a un altro trimestre di crescita, questo potrebbe non tradursi in una forte performance di mercato senza una guida più solida.

Questa settimana, una fetta significativa del mercato sarà sottoposta a un’analisi, in quanto 162 società, che rappresentano il 37% della capitalizzazione di mercato dello S&P 500, comunicheranno i loro guadagni. In particolare, i principali operatori come Tesla, Meta, Microsoft e Alphabet saranno tenuti sotto stretta osservazione.

 

Laura Morreale

 

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