da Intermonte – Italian Mid Small Caps Monthly Report_Aprile 2024

Buongiorno,

 

inviamo di seguito e in allegato il report mensile sull’andamento del segmento italiano delle mid-small cap realizzato per il mese di aprile da Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte.

Di seguito una sintesi delle principali evidenze emerse: in un contesto di crescenti tensioni globali, è probabile che le large cap rimangano più favorite rispetto alle mid/small cap, ma riteniamo ancora che una rotazione da titoli value a titoli growth dovrebbe iniziare a giugno e continuiamo a raccomandare un approccio selettivo sui portafogli a media/piccola capitalizzazione, concentrandosi sui titoli di qualità.

 

Grafici e tabelle relativi al Report sono riportati nel PDF in allegato.

Rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni.   

Un caro saluto,                                      
Giulia Franzoni 

 

Report mensile sulle MidSmall Cap italiane

Nonostante le valutazioni interessanti, la rotazione sarà probabilmente graduale

A cura di Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte

 

·         Performance (+). Il mercato azionario italiano (prezzi al 15 aprile 2024) ha registrato una performance positiva dello 0,1% nell’ultimo mese ed è in rialzo dell’11,2% su base annua. L’indice FTSE Italy Mid-Cap (-0,1%) ha sottoperformato l’indice principale dello 0,2% nell’ultimo mese (-5,8% su base annua relativa), mentre l’indice FTSE Italy Small Caps (+2,7%) ha registrato una performance del 2,6% superiore rispetto al mercato, ma del -13,5% su base relativa dall’inizio del 2024. La performance dell’indice Small Caps è stata sostenuta dal recente annuncio di offerte pubbliche di acquisto volontarie su due titoli.

·         Stime (=). Dall’inizio del 2024, abbiamo attuato una revisione del +1,7%/+0,3% delle nostre stime sugli EPS per il 2024/2025; concentrandoci sulla nostra copertura delle mid/small cap, invece, abbiamo ridotto gli EPS per il 2024/2025 del -1,0%/-1,4%. In particolare, la revisione delle stime sulle large cap è stata positiva nell’ultimo mese (+1,0%/+0,5% sugli EPS 2024/25), mentre la stessa metrica è rimasta pressoché invariata per la nostra copertura mid/small cap (+0,5%/+0,1%).

·         Valutazioni (+). Se confrontiamo la performance YtD con la variazione delle stime per l’esercizio ‘24 nello stesso periodo, vediamo che i titoli del FTSE MIB hanno registrato un re-rating YtD del 10,0% (lo stesso parametro era +11,0% un mese fa); le mid-cap si sono rivalutate del 5,8%, mentre le small cap del 7,3%. Su base P/E, il nostro panel è scambiato con un premio del 27% rispetto alle large cap, ben al di sopra del premio medio storico (17%), ma leggermente al di sotto del livello di un mese fa (30%).

·         Liquidità (+). Osservando l’andamento degli indici ufficiali italiani, notiamo che la liquidità delle large cap nell’ultimo mese (misurata moltiplicando i volumi medi per i prezzi medi in un determinato periodo) è superiore del 26,1% rispetto allo stesso periodo di un anno fa ed è in crescita del 13,7% su base annua. Il quadro è simile per le mid/small cap: nello specifico, la liquidità per le mid-cap è aumentata del 19,8% su base annua, mentre per le small cap è in aumento dell’8,2% su base annua. In particolare, la liquidità è migliorata notevolmente nell’ultimo mese, con un aumento del 45% su base annua.

·         Strategia d’investimento. I banchieri centrali stanno cercando di trovare un delicato equilibrio mentre studiano come meglio governare la situazione economica. Vogliono evitare di tagliare i costi di finanziamento troppo o troppo presto, il che potrebbe spingere l’economia a riaccelerare e l’inflazione a mettere radici ancora più salde. In questo scenario, in un contesto di crescenti tensioni globali, è probabile che le large cap rimangano più favorite rispetto alle mid/small cap, ma riteniamo ancora che una rotazione da titoli value a titoli growth dovrebbe iniziare a giugno. Detto questo, continuiamo a raccomandare di mantenere un approccio selettivo sui portafogli a media/piccola capitalizzazione, concentrandosi sui titoli di qualità. L’esposizione agli USA, che si stanno dimostrando molto resilienti, o a temi di investimento interessanti (infrastrutture, difesa, digitalizzazione) nell’attuale scenario incerto potrebbero essere un vantaggio. L’azionario italiano è sul punto di distribuire dividendi per circa 30 miliardi di euro nei prossimi mesi e parte di questa liquidità potrebbe essere dirottata verso le società a piccola e media capitalizzazione, anche se la concorrenza dei titoli di Stato resta elevata con una nuova, inaspettata emissione di BTP Valore all’inizio di maggio, con un probabile ulteriori drenaggio di risparmi da parte della clientela retail.

 

 

INTERMONTE

Intermonte è una Investment bank indipendente leader in Italia e punto di riferimento per gli investitori istituzionali italiani e internazionali nel segmento delle mid & small caps. Quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, presenta un modello di business diversificato su quattro linee di attività, “Investment Banking”, “Sales & Trading”, Global Markets” e “Digital Division & Advisory”. L’Investment Banking offre servizi rivolti a imprese quotate e non quotate in operazioni straordinarie, incluse operazioni di Equity Capital Markets, M&A e Debt Capital Markets. Le divisioni Sales & Trading e Global Markets supportano le decisioni di oltre 650 investitori istituzionali italiani ed esteri grazie a una ricerca di alto standing di più di 50 operatori professionali specializzati nelle varie asset class, azioni, obbligazioni, derivati, ETF, valute e commodities. L’ufficio studi figura costantemente ai vertici delle classifiche internazionali per qualità della ricerca e offre la più ampia copertura del mercato azionario italiano sulla base di un’elevata specializzazione settoriale. La divisione “Digital Division & Advisory” attraverso Websim è attiva nella consulenza agli investimenti nei confronti di investitori non istituzionali, consulenti finanziari e private banker e PMI.

 

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