da Pictet WM – Rinviati ma non annullati

Buongiorno,

inviamo il commento “Rinviati ma non annullati” a cura di César Pérez Ruiz, Head of Investments & CIO di Pictet Wealth Management, con una view settimanale sulle principali tematiche globali e sull’andamento dei mercati finanziari.

Di seguito una breve sintesi in italiano e in allegato il commento completo in inglese.

Restiamo a disposizione.

Un caro saluto,

 

Carla Parisi

+39 3395796751

 

 

Rinviati ma non annullati

Le azioni statunitensi hanno ricevuto una spinta alla fine della scorsa settimana attraverso un significativo raffreddamento del rapporto sugli occupati non agricoli per aprile, nonché di un rallentamento dell’espansione salariale. Le dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell sull’«improbabilità» che i tassi d’interesse vengano nuovamente aumentati hanno rassicurato. Anche i dati sulle vendite migliori delle attese e un riacquisto di azioni proprie da parte di un’impresa tecnologica mega cap hanno aiutato l’S&500 ad uscire dal suo torpore e registrare un modesto guadagno dello 0,6% nella settimana (in USD). Nonostante i miglioramenti del PIL del 1° trimestre e dell’inflazione di aprile dell’eurozona, lo Stoxx Euro 600 ha perso lo 0,3% (in euro), mentre le azioni asiatiche (Giappone escluso) hanno continuato il loro rialzo, guidate dalla Cina. I commenti relativamente accomodanti di Powell e il rapporto sull’occupazione di aprile hanno dato sollievo agli US Treasury, con un leggero calo dei tassi obbligazionari europei. Lo yen giapponese ha espresso un forte rimbalzo sulla scia delle voci di un intervento ufficiale mentre il tono accomodante della Fed ha contribuito all’indebolimento del dollaro nei confronti delle altre monete.

 

Il rallentamento della crescita dell’occupazione e dell’espansione dei salari negli Stati, unitamente ai commenti più accomodanti del previsto da parte di Powell, lasciano pensare ad una Fed paziente e dipendente dai dati. Anche l’annuncio di Powell sull’entità e i tempi del tapering della politica di restrizione quantitativa della Fed è stato meglio del previsto, cosa che ha aiutato i mercati. A nostro avviso, i tagli dei tassi sono rinviati, non annullati. Prevediamo due tagli dei tassi quest’anno, a partire da luglio. La prossima pubblicazione importante di dati sarà sull’inflazione statunitense il 15 maggio. Sui mercati, i nostri temi 2024 dell’M&A e dei riacquisti di azioni proprie sono rafforzati da ulteriori attività, inclusa un’offerta cash per un’impresa statunitense dell’intrattenimento e un’offerta di acquisizione di una banca europea. La scorsa settimana sono state annunciate alcune importanti operazioni di buyback, inclusa la più grande della storia. Un’offerta di obbligazioni convertibili con un premio del 37,5% mostra come, con le valutazioni elevate e i costi di finanziamento molto onerosi, queste emissioni costituiscono una fonte di finanziamento davvero interessante per le imprese. Rivediamo al rialzo la nostra previsione per l’intero anno sulla crescita dallo 0,6% allo 0,8% dopo i dati del 1° trimestre migliori delle attese. Gli sviluppi a breve termine, sia macro che micro, giocano a favore degli asset rischiosi. I mercati potrebbero comunque temere un rallentamento e riprezzare i rischi geopolitici più avanti nel tempo. Restiamo sovrappesati sull’oro.

 

 

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