ENERGIA
Giovedì 9 maggio 2024 – ore 15.00
Audizione Associazioni Consumatori del CNCU alla X Commissione della Camera
“Criticità del passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia elettrica”
Le proposte di Adiconsum
9 maggio 2024 – In merito all’audizione tenutasi presso la X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, Adiconsum ha condiviso con le altre Associazioni Consumatori del CNCU (Consiglio nazionale Consumatori e Utenti) un documento comune.
Ad integrazione di tale documento, come Adiconsum abbiamo sottolineato alcune questioni di ordine politico, indispensabili, a nostro avviso, per gestire nel migliore dei modi la transizione energetica, affinché i costi relativi non gravino sui cittadini-consumatori, come, purtroppo, sta avvenendo.
Le integrazioni di Adiconsum
1. Necessità di avviare Campagne informative/formative da realizzare col contributo delle Associazioni Consumatori per:
- creare una cultura energetico-ambientale, che tanto è mancata in questi 25 anni circa dalla liberalizzazione in poi, dove abbiamo detto no a qualsiasi insediamento energetico
- educare i cittadini/consumatori al risparmio e all’efficienza energetica
- orientare i cittadini/consumatori a scelte consapevoli e responsabili rispetto alla completa liberalizzazione del mercato del gas e dell’energia elettrica
- sviluppare comunità energetiche rinnovabili, soprattutto solidali (CERS)
2. In merito alla possibilità riconosciuta alle aziende venditrici di procedere a modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali e tariffarie come previsto dal Codice di condotta commerciale (ius variandi), si sottolinea l’assoluta necessità di modifica dell’attuale normativa che prevede il silenzio-assenso. Per noi è fondamentale che venga introdotta l’obbligo di accettazione palese da parte del consumatore come già disciplinato da altre Autorità (vedi Agcom nel settore delle telecomunicazioni elettroniche)
3. Prevedere per i consumatori vulnerabili un’apposita asta con prezzi dell’energia elettrica al di sotto di tutte quelle assegnate
4. Rispetto al mercato libero dell’energia, ci deve sempre essere un prezzo vigilato dall’Arera, con un range, che va da un minimo ad un massimo, legato all’andamento del costo della commodity (in particolare del gas) per evitare speculazioni e abusi da parte delle aziende fornitrici, come purtroppo è avvenuto e sta ancora avvenendo
5. Ma il vero problema non è tanto il mercato libero o tutelato, ma il contenimento del costo dell’energia. A questo proposito, il MASE, nell’Atto di indirizzo sulle priorità politiche per l’anno 2024 e per il triennio 2024-2026, afferma: “In ogni caso, il Piano dovrà prevedere efficaci sistemi di protezione per i consumatori e le imprese, in grado di ridurre l’impatto dei prezzi in modo coordinato a livello europeo, attuando le misure sul cap europeo al prezzo del gas e contribuendo in modo efficace in Italia a slegare il prezzo delle energie rinnovabili dal prezzo dell’elettricità prodotta con il gas, valorizzando in particolare le contrattazioni di lungo termine e la nuova piattaforma di scambio realizzata dal GME”.
6. A tal riguardo, la nostra proposta, come Adiconsum, è quella di utilizzare una media ponderata, per determinare il prezzo di produzione fra i costi delle varie fonti energetiche utilizzate
7. A completamento delle nostre integrazioni, segnaliamo l’esistenza di due rilevanti criticità sulle quali la politica dovrebbe porre attenzione:
- le concessioni idriche (scadute o in scadenza) per le quali il Governo dovrebbe accentrare le decisioni o, quanto meno, dare un indirizzo di unicità alle Regioni interessate rispetto ai rinnovi
- la necessità di modificare il Decreto Bersani che prevede al 2025 la prequalificazione delle imprese interessate a gestire le concessioni, in scadenza al 2030, della rete di distribuzione. Detto Decreto, infatti, se non modificato, comporterebbe lo spezzettamento della rete di Media Tensione che, invece, a nostro avviso, dovrebbe rimanere verticalmente integrata come quella di Alta Tensione (rete di trasmissione) affidata a Terna.
Infine, ribadiamo la necessità inderogabile, come più volte richiesto ai Governi che si sono succeduti, e recentemente al MASE, di avviare un Tavolo permanente con tutti gli stakeholder (ivi compresa la rappresentanza delle Associazioni Consumatori del CNCU) di monitoraggio e controllo rispetto all’attuazione dei processi energetici relativi alla transizione in atto.