Agenzia nr. 993 – I lavori della VI Commissione

 
ANNO XXI
Numero 993
15/05/2024
Pubblicato in Bari

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I lavori della VI Commissione

Seduta di audizioni in VI Commissione, prestando una particolare attenzione ai servizi educativi per minori da zero a tre anni e ai servizi di educazione e di istruzione destinati alla fascia d’età 0-6 anni. Altro argomento oggetto di chiarimenti ha riguardato la situazione contrattuale dei lavoratori che prestano servizio di vigilanza nel Consiglio regionale della Puglia.

 

Nello specifico, relativamente alle procedure dell’Avviso PR FESR-FSE+ 2021-2027, Azione 6.3 inerenti all’accesso ai Servizi educativi per minori da zero a tre anni per l’anno educativo 2024/25, sono stati ascoltati i presidenti regionali della FISM (Federazione italiana Scuole Materne) e del Forum delle associazioni familiari di Puglia, i quali, preso atto che il percorso partecipato è stato ottimo, hanno sollecitato la Giunta regionale a deliberare quanto prima le risorse da destinare all’Avviso pubblico che dovrà essere rivolto ai nuclei familiari per l’accesso ai servizi educativi 0-3 anni, accreditati da Regione Puglia nel catalogo telematico dell’offerta per i minori zerosei tramite buoni educatici per l’anno educativo 2024/2025.  
Le rassicurazioni in tal senso sono state date nel corso della seduta dall’assessore regionale all’istruzione e formazione e dal direttore del Dipartimento di competenza, sottolineando che la delibera segue i tempi della Giunta, ma la struttura adotterà successivamente lo schema del bando e precisando che la scelta di stanziare per il prossimo bando la cifra di 72 milioni di euro è di natura politica, al fine di rimediare ad alcune scelte fatte negli anni passati. È stato dunque aumentato il budget che è passato da 33,5 milioni di euro stanziati per l’anno 2022-2023, diventati poi 63 milioni per il 2023-2024, fino a prevedere per il prossimo avviso uno stanziamento di 72 milioni, da cui ne conseguirà anche un aumento dei nuclei che potranno partecipare. Infatti, i posti accreditati disponibili saranno pari a 10.562, a fronte delle 7306 domande finanziate nel 2022 e alle 9980 finanziate nel 2023. 
Inoltre da parte dell’Assessorato è stato chiarito che saranno attivate due finestre temporali, di cui una a decorrere dai prossimi giorni di maggio fino a giugno e la seconda per i ritardatari a decorrere dal 26 agosto al 16 settembre. Non bisogna essere in possesso di ISEE superiore a 75 mila euro e l’abbinamento del  minore al posto avviene al termine della finestra temporale nella quale è stata presentata la domanda tramite la generazione di una graduatoria provvisoria. L’ordine di abbinamento del minore al buono educativo è effettuato in base alla continuità educativa e alla presenza di fratelli o sorelle. Costituiscono criteri di priorità la sussistenza formale di iscrizione preventiva e l’ordine dell’ISEE assegnando i posti ai minori dal reddito più basso a quello più alto.

 

Ha fatto seguito l’audizione richiesta dalla presidente del Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, al fine di rappresentare l’esigenza di procedere con un adeguamento della normativa regionale dei servizi di educazione e di istruzione, destinati alla fascia d’età 0-6. È stata ribadita la necessità di approvare una legge regionale che dovrà discendere dal decreto legge 65 del 2017, in cui indicare le tipologie dei servizi pensando ai luoghi dove lasciare i bambini e alla tipologia del personale da adibire all’espletamento delle funzioni educative, prevedendo allo stesso tempo una formazione continua di qualità che tengano conto delle diversità territoriali. Un ruolo importante dovrà essere svolto dal coordinamento pedagogico delle strutture e degli ambiti che deve essere di supporto al personale educativo e alle famiglie, al fine di raccogliere le esigenze e i bisogni delle famiglie che accedono ai servizi ma anche di quelle che non accedono ai servizi. Lo spirito della legge è di garantire un’educazione di qualità a tutti i bambini. L’invito è che la Regione Puglia si metta in linea con le norme nazionali, alla pari di quelle Regioni già che lo hanno fatto.  
A tal riguardo è intervenuto l’assessore all’istruzione e formazione, per dire che la Regione non è ancora intervenuta in maniera strutturale con una norma di adeguamento, ma che da subito sarà formalizzato un gruppo di lavoro per portare avanti un progetto che dia alla Puglia una norma di sistema. L’Assessorato supporterà tecnicamente il gruppo di lavoro.   

 

L’audizione richiesta dalla Fisascat Cisl Bari e Filcams Cgil Bari, ha riguardato la richiesta di informazioni da parte dei responsabili delle Strutture del Consiglio regionale, in merito al contratto di appalto da aggiudicare per i servizi di vigilanza, portierato e sicurezza da garantire nella sede del Consiglio regionale della Puglia. La richiesta avanzata dai rappresentanti sindacali è di scongiurare la previsione dell’applicazione della misura prevalente all’attività di semplice attesa o custodia inserita nel CCNL multiservizi, per quei lavoratori che andranno a svolgere tali servizi, a seguito del rinnovo di gara d’appalto e che oggi risultano dipendenti della GSA. La richiesta dunque è che venga sancito che non venga applicata a questi lavoratori la discontinuità per la fattispecie delle mansioni svolte dagli stessi. È stato annunciato da parte dei sindacati che con i lavoratori si sta considerando anche l’opportunità di avviare un contenzioso con GSA per il recupero delle differenze retributive e contributive, data la mancanza dei presupposti contrattuali, considerata dunque dagli stessi un escamotage adottato dall’azienda per diminuire i costi del lavoro. Un’altra richiesta avanzata è stata quella di garantire, nella fase di adozione del prossimo bando, la tutela dei livelli occupazionali e contrattuali in caso di passaggio da un’azienda ad un’altra. 
La dirigente della Sezione programmazione e contratti ha riferito che l’orientamento è quello di valorizzare il servizio offerto, e di non applicare la clausola della discontinuità. Il Consiglio ha recepito le sollecitazione dei sindacati e per ciò che riguarda la clausola sociale si terrà conto dei principi dei diritti sociali e dell’imprenditore.  Ci sarà lo sforzo di blindare nei limiti del possibile un servizio innovativo offerto da questi lavoratori. È stato previsto un aggiornamento sulle operazioni di gara per l’affidamento dei servizi. 

 
 

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