Agenzia nr. 994 – I lavori della III Commissione

 
ANNO XXI
Numero 994
15/05/2024
Pubblicato in Bari

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I lavori della III Commissione

Ancora all’esame della III Commissione su proposta di un consigliere leccese del Gruppo Fratelli d’Italia, la riduzione delle ore di intervento su minori autistici nel CAT (Centro servizi per l’autismo) di Lecce.

La preoccupazione delle famiglie è relativa al rischio di una regressione dei bambini, tale da comprometterne lo sviluppo psico educativo e comunicativo con danni irreversibili.

Come è noto sono previsti tre moduli per tre fasce di età: 0-5; 6-11 e 12-18), la responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile della Asl di lecce, Adriana Margiotta, ha sottolineato che il tema del budget è il vero problema. Sono state fatte delle rimodulazioni di intervento per aumentare i trattamenti nelle fasce di età 0/6 e 6/11 a discapito della fascia 11/18.

Una scelta che potrebbe essere considerata inappropriata e sulla quale bisognerebbe tornare, ripristinando le ore di prestazione, puntando all’aumento del budget.

Per il Dipartimento della Regione, la dirigente Elena Memeo ha annunciato che è pronto il nuovo Regolamento che permetterà uno snellimento delle procedure. Ha sottolineato peraltro che il tavolo sull’autismo prosegue il suo lavoro con grande attenzione e sensibilità alle questioni.

I rappresentanti delle famiglie, del Centro servizi per l’autismo amici di Nico auspicano sempre un maggiore impegno, sottolineando che la Regione ha mostrato grande disponibilità pur nella esiguità delle risorse.

                                                         

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In Puglia ci sono poco meno di un milione di poveri e il 23,6% dei pugliesi vive in condizioni di povertà relativa. Questo il grave tema affrontato nella III Commissione su sollecitazione della presidente della VI Commissione e di altri esponenti del Partito democratico.

Si tratta di persone che hanno perso il lavoro, di piccoli artigiani costretti dalla crisi economica a chiudere bottega, di chi non beneficia più di sussidi statali o di chi ha un lavoro saltuario.

Il Partito Democratico ha raccolto la preoccupazione manifestata anche durante il periodo natalizio dalle Caritas del territorio circa l’aumento di richiesta di beni alimentari in Puglia. La risposta dell’Istituzione regionale non deve esaurirsi in un aiuto, una semplice donazione o erogazione saltuaria, ma in una Legge quadro che fornisca una disciplina organica e contenga anche degli indirizzi specifici, quale, ad esempio, la lotta alla denutrizione e alla malnutrizione infantile, spesso causa, come emerso da studi sulla popolazione inglese, di ritardo nello sviluppo dei bambini.
 

Sono stati finanziati 30 progetti per la lotta alla povertà e in Puglia oltre 100 mila persone mangiano grazie al volontariato, alla legge anti spreco che ha consentito il recupero delle derrate alimentari dalla grande distribuzione.

Adesso è importante puntare anche alla qualità del cibo perché non sempre il cibo recuperato risponde alle esigenze della crescita dei bambini in età evolutiva.

Un altro tema importante, ha sottolineato la direttora del Dipartimento del welfare, Valentina Romano,  è quello di fare rete fra le varie associazioni che si occupano della lotta alla povertà.

Oggi in Commissione erano presenti il Banco alimentare di Puglia, e il Banco delle opere di Carità. Saranno ascoltate nelle prossime riunioni, anche la Caritas e le ONG che operano sul territorio.

 

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