da Intermonte – Italian Mid Small Caps Monthly Report_Maggio 2024

Buongiorno,

 

inviamo di seguito e in allegato il report mensile sull’andamento del segmento italiano delle mid-small cap realizzato per il mese di maggio da Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte.

Di seguito una sintesi delle principali evidenze emerse: il newsflow dai risultati trimestrali è stato un catalyst particolarmente significativo nel guidare le performance azionarie. I gestori sembrano alla ricerca di nuove storie e ci si attende un beneficio dall’atteso, seppur graduale, calo dei tassi d’interesse.

 

Grafici e tabelle relativi al Report sono riportati nel PDF in allegato.

Rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni.   

Un caro saluto,                                      
Giulia Franzoni 

 

Report mensile sulle MidSmall Cap italiane

I risultati trimestrali mostrano quanto sia importante mantenere un approccio selettivo

A cura di Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte

 

·         Performance (+/-). Il mercato azionario italiano (prezzi al 16 maggio 2024) ha registrato una performance positiva del 5,9% nell’ultimo mese ed è in rialzo del 15,9% su base annua. L’indice FTSE Italy Mid-Cap (+4,5%) ha sottoperformato l’indice principale dell’1,4% nell’ultimo mese (-7,2% su base annua relativa), mentre l’indice FTSE Italy Small Caps (+6,3%) ha registrato una performance dello 0,4% superiore rispetto al mercato, ma del -11,7% su base annua dall’inizio del 2024. Guardando alle performance delle mid/small cap in Europa, l’indice MSCI Europe Small Caps è cresciuto del 7,1% nell’ultimo mese, registrando una performance migliore rispetto alle mid small cap italiane.

·         Stime (=). Dall’inizio del 2024, abbiamo attuato una revisione del -2,4%/-2,33% delle nostre stime sugli EPS per il 2024/2025; concentrandoci sulla copertura delle mid/small cap, invece, abbiamo ridotto gli EPS per il 2024/2025 del -0,9%/-1,7%. In particolare, la revisione delle stime sulle large cap è stata attuata interamente nell’ultimo mese (-3,9%/-2,5% sugli EPS 2024/25, principalmente per via dei downgrade di Stellantis, Tenaris e STM); la stessa metrica è rimasta pressoché invariata per la nostra copertura mid cap (+0,3%/+0,0%), mentre è stata rivista in negativo per la nostra copertura small cap (-4,1%/-4,8%).

·         Valutazioni (+). Se confrontiamo la performance YtD con la variazione delle stime per l’esercizio ‘24 nello stesso periodo, vediamo che i titoli del FTSE MIB hanno registrato un re-rating YtD del 19,2% (lo stesso parametro era +10,0% un mese fa); le mid-cap si sono rivalutate dell’8,7%, mentre le small cap del 18,1%. Su base P/E, il nostro panel è scambiato con un premio del 26% rispetto alle large cap, ben al di sopra del premio medio storico (17%), ma leggermente al di sotto del livello di un mese fa (27%).

·         Liquidità (+). Osservando l’andamento degli indici ufficiali italiani, notiamo che la liquidità delle large cap nell’ultimo mese (misurata moltiplicando i volumi medi per i prezzi medi in un determinato periodo) è superiore del 36,7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa ed è in crescita del 18,7% su base annua. Il quadro è simile per le mid/small cap: nello specifico, la liquidità per le mid cap è aumentata del 12,9% su base annua, mentre per le small cap è in aumento del 15,0% su base annua. In particolare, la liquidità è migliorata notevolmente nell’ultimo mese, grazie anche a un facile confronto.

·         Strategia d’investimento. In un mese molto favorevole per i mercati, il newsflow dai risultati trimestrali, come immaginavamo, è stato un catalyst particolarmente significativo nel guidare performance azionarie, molto diverse tra winners e losers. Complessivamente, le aziende che hanno riportato dei buoni risultati guardano comunque con una certa cautela ai prossimi mesi e le stime di consensus solo in rari casi sono salite; d’altro canto, le stock performance positive hanno riflesso il fatto che il mercato si aspettava scenari peggiori rispetto alle aspettative di consensus, come nel caso dei titoli tecnologici. Da un punto di vista dei flussi, tra incasso di dividendi e i delisting i gestori sembrano alla ricerca di nuove storie, con un approccio più costruttivo rispetto ai mesi precedenti. Continuiamo a pensare che un approccio selettivo sia quello giusto e ci aspettiamo un beneficio dall’attesa, seppur graduale, riduzione, dei tassi di interesse.

 

 

 

INTERMONTE

Intermonte è una Investment bank indipendente leader in Italia e punto di riferimento per gli investitori istituzionali italiani e internazionali nel segmento delle mid & small caps. Quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, presenta un modello di business diversificato su quattro linee di attività, “Investment Banking”, “Sales & Trading”, Global Markets” e “Digital Division & Advisory”. L’Investment Banking offre servizi rivolti a imprese quotate e non quotate in operazioni straordinarie, incluse operazioni di Equity Capital Markets, M&A e Debt Capital Markets. Le divisioni Sales & Trading e Global Markets supportano le decisioni di oltre 650 investitori istituzionali italiani ed esteri grazie a una ricerca di alto standing di più di 50 operatori professionali specializzati nelle varie asset class, azioni, obbligazioni, derivati, ETF, valute e commodities. L’ufficio studi figura costantemente ai vertici delle classifiche internazionali per qualità della ricerca e offre la più ampia copertura del mercato azionario italiano sulla base di un’elevata specializzazione settoriale. La divisione “Digital Division & Advisory” attraverso Websim è attiva nella consulenza agli investimenti nei confronti di investitori non istituzionali, consulenti finanziari e private banker e PMI.

 

Contatti per la stampa:

BC Communication

Beatrice Cagnoni beatrice.cagnoni@bc-communication.it +39 335 5635111

Giulia Franzoni | giulia.franzoni@bc-communication.it | +39 334 3337756

 

 

 

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