Sono di ritorno da una 2 giorni intensa, insieme a Cristina De Martinis sul tema “aziende vendita-first”.
Un seminario straordinario che — ultra semplifico per praticità — illustra come ogni azione messa in campo dalle aziende, deve avere come priorità il vendere di più. Ovvero portare soldi nella cassa aziendale.
Potrebbe sembrare scontato come concetto, ma in realtà molti imprenditori non tengono sempre la rotta su questa meta. Anche perché spesso distratti da mille altre cose.
Il tema “vendita-first” mi ha subito riportato a come troppe imprese non usano Internet per puntare a risultati economici. Ed è un peccato.
Ad esempio, oggi la vendita online è consolidata.
Anche se in Italia, dal punto di vista tecnologico, molte aziende devono recuperare terreno rispetto ai concorrenti statunitensi (per esempio), i clienti finali sono comunque abituati a comprare su Internet.
Trovare un mercato online, possiamo dire, non è più così difficile. Potenziali clienti ce ne sono un bel po’ in qualsiasi settore.
Tuttavia, nell’ultimo biennio si è aperto un tema. Ovvero quello della crescita delle vendite e, al contempo, della sua sostenibilità.
È facile crescere, spendendo troppo. Questo va evitato.
Il web non è più un media piccolino, ignorato dalle grandi aziende, dove se eri (fino a qualche anno fa) un po’ improvvisato comunque il tuo spazio te lo ritagliavi.
Oggi hai bisogno di investimenti, controllo dei numeri e buoni tassi di conversione.
Su quest’ultimo punto, la tecnologia offre diverse soluzioni come il recupero dei carrelli, il retargeting pubblicitario e altro.
Però… se oltre agli strumenti tecnici, ci fosse una forte integrazione con il reparto vendite?
Quanti soldi in più potremmo fare?
Quanti clienti in più potremmo “salvare dalle grinfie della concorrenza”?
Quanto è importante oggi, e sarà importante nel futuro, un sistema di vendita multicanale nelle imprese?
La risposta è ovvia. Infatti il modello di vendita americano già applica il binomio “campagne online + venditori telefonici”.
Immaginiamo un negozio online di scarpe. Fa promozione su Google e conquista una buona dose di clienti diretti. Poi una parte delle persone che abbandonano il sito vengono recuperate con le strategie viste prima.
Ma quanto potremmo abbattere la percentuale di perdite delle vendite, inserendo personale addestrato a fare trattative con i clienti?
Una commessa/venditrice che chiama la signora e le chiede: quale tipo di calzatura sta cercando, per quale occasione, con quali caratteristiche particolari e così via…
Una vendita consulenziale dove la cliente si sente ascoltata e non spinta alla vendita forzata.
I risultati saranno straordinari.
Questo funzionerà ancor di più laddove la vendita del prodotto, per sua natura stessa, sia più complessa del “compro con un clic”.
Scrivi a evoluzionecommerce di cosa ti occupi e divertiamoci a formulare le ipotesi per il tuo sistema di vendita fatto da online+venditori!
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Alessio – Evoluzionecommerce