Agenzia nr. 1024 – I lavori della V Commissione

 
ANNO XXI
Numero 1024
03/06/2024
Pubblicato in Bari

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I lavori della V Commissione

In V Commissione le audizioni su Aqp e Servizio idrico integrato alla luce dell’impugnativa formalizzata da parte del governo centrale, sullo stanziamento di un fondo destinato alla laguna di Varano e di Lesina e sul rischio ambientale e sanitario collegato all’ampliamento della discarica Manduriambiente.

Laghi di Lesina e di Varano

Insieme alla richiesta di un possibile stanziamento per interventi che mirino a salvaguardare lo stato delle lagune di Varano e Lesina  è stata anche incardinata la proposta di legge “Interventi per la salvaguardia delle lagune pugliesi e per la loro corretta gestione”.

La proposta di legge  mira a dare una risposta organica allo stato di  insalubrità causata per lo più  dalla decennale mancanza di manutenzione,  garantendo la corretta gestione delle lagune pugliesi, per salvaguardarne lo stato  e mantenere e sviluppare tutte le attività a esse correlate (salvaguardia della biodiversità, pesca, acquacoltura, ecc.). L’idea è di istituire un tavolo che raccordi tutte le competenze e costruisca un cronoprogramma di interventi, ripartendo le rispettive competenze tra gli enti e le amministrazioni coinvolte.

Sul tema è intervenuto innanzitutto il Dipartimento Ambiente della Regione Puglia, che ha reso noto che al momento non risulta in atti alcun procedimento autorizzativo per progetti nelle due lagune e che comunque l’assessorato si è già fatto promotore di incontri con i Comuni per il necessario supporto tecnico.

Riguardo invece alla richiesta da parte della Provincia di sbloccare circa 6 milioni di euro per il dragaggio dei canali il dipartimento ha riferito che si tratta di somme già in possesso della Provincia di Foggia ma che risalgono a 21 anni fa ed erano riferibili ai Pta. Si tratta ora di comprendere come autorizzare il diverso utilizzo dei fondi allora stanziati.

Secondo l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, la legge ad hoc potrebbe facilitare la precostituzione di progetti e attività di salvaguardia e sviluppo degli ecosistemi, ma non si può eludere la necessità di elaborare un progetto articolato, con evidenze scientifiche, e di sottoporlo al confronto tra Comuni, Consorzio di bonifica, Arpa, Crea e Cnr.

Aqp e Servizio idrico integrato

L’audizione si è resa necessaria, a parere dei proponenti, dal momento che la legge 14 del 2024, che si propone di garantire la gestione pubblica del servizio idrico tramite la costituzione di una società veicolo, è stata impugnata dal governo centrale per incostituzionalità e a nulla sono valse le interlocuzioni avviate dal segretario generale della presidenza per correggere la legge evitando il conflitto di competenze.

L’audizione del segretario generale, del coordinatore dell’Avvocatura regionale e del presidente di AQP aveva l’obiettivo di tracciare una strada per agire in modo coordinato approntando una nuova legge che tenga conto delle obiezioni sollevate dal governo, mantenendo con esso la fase di interlocuzione, e portarla in consiglio regionale in tempi utili a permettere all’Autorità idrica di optare entro il 30 giugno per l’affidamento del servizio in house.

Le ragioni del ricorso alla corte costituzionale sono state sintetizzate in quattro punti:

Il primo: la regione non può modificare la compagine sociale di Aqp perché le azioni le sono state attribuite da una legge dello stato. Una questione che appare infondata al richiedente l’audizione, in quanto a suo avviso la legge non pone limiti alla circolazione delle azioni.

La seconda è relativa alla impossibilità di cedere le azioni prima che scada la concessione ex legge, cioè alla fine del 2025. La modifica – si ritiene – sarebbe semplice cambiando la decorrenza al giorno successivo alla scadenza.

La terza riguarda infine la società veicolo. La regione non essendo titolare della funzione specifica non può essere soggetto economico per l’esercizio di quella funzione.  Se questa è la condizione, si evidenzia, ne deriva che anche andando a gara, Aqp non potrebbe partecipare se non dismettendo le quote della regione.

Infine la questione della normativa relativa l’in house providing. Si obietta che la società in house debba avere come soci i titolari del servizio, quindi Aqp dovrebbe avere al suo interno i comuni pugliesi senza l’intermediazione della società veicolo.

A fronte di una riserva di approfondimento da parte della coordinatrice dell’avvocatura regionale, il segretario generale Venneri ha ribadito la validità di alcune soluzioni tecniche già prospettate al governo e riportato – a supporto –  l’esperienza considerata simile della Sardegna.

Il presidente di Acquedotto ha preferito non intervenire pur evidenziando il totale disaccordo con la posizione governativa, per altro già espresso pubblicamente.

In una situazione molto incerta, con posizioni per molti versi inconciliabili, l’audizione si è conclusa con l’annuncio della presentazione di una nuova proposta di legge che dovrebbe vanificare le ragioni più rilevanti del ricorso.

Manduriambiente

Si sarebbe voluto ascoltare l’Arpa sull’ampliamento della discarica di Manduriambiente spa, per avere ragguagli sulle numerose criticità evidenziate da Asl Taranto oltre che dai rappresentati del Comune di Manduria. Ma nonostante l’assenza dell’Agenzia il tema è stato affrontato soprattutto per la presenza della nuova assessora all’Ambiente. Si tratta di un ampliamento per sopralzo, come un altro già realizzato una decina di anni fa, che, sebbene non abbia ancora formalmente ottenuto il provvedimento autorizzativo (Paur), ha  sostanzialmente concluso l’iter con la conferenza dei servizi decisoria del gennaio scorso, conclusasi positivamente nonostante i pareri contrari espressi da Asl e Comune.

Le criticità sono state tutte ripercorse sia dal proponente l’audizione sia dai rappresenti del Comune di Manduria e della Asl Taranto: rischio di percolazione in falda, eccessiva concentrazione di impianti a forte impatto ambientale nella zona, emissioni odorigene intollerabili per la cittadina.

Tutte ragioni che si scontrano con una ragione superiore: la Regione ha necessità di incrementare la recettività per i rifiuti provenienti da trattamento meccanico biologico. Il direttore generale di Ager è stato chiaro: servono discariche tanto più che sia Formica a Brindisi sia Deliceto nel Foggiano sono in esaurimento.

Una ragione che l’assessora ha sposato pienamente, provando anche a introdurre elementi tranquillizzanti in vista della imminente autorizzazione: sulla base di un esposto dei cittadini il ministero ha chiesto un parere a Ispra che sembrerebbe escludere rischi ambientali e sanitari.  Tale parere insieme agli altri espressi da altri enti saranno oggetto della prossima seduta di commissione insieme all’audizione dell’Arpa.

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