Lo vediamo. È in atto un potente, talvolta sotterraneo, #conflitto tra professioniste/i e cooperative sociali. Un conflitto legato a condizioni di lavoro frammentate e retribuzioni inadeguate. Un conflitto fin qui tutto giocato #dentro le organizzazioni, tra base sociale e governance dell’impresa, con polarizzazioni crescenti. E se fosse giunto il momento di portarlo #fuori, il conflitto?
Questo pensiero ci attraversa fin da quando abbiamo pensato di convocare l’Agorà, insieme a reti di cooperatori/trici sociali. Ma è andato chiarendosi in queste settimane. Se il conflitto resta interno, ognuno cerca soluzioni individuali: gli operatori abbandonando il lavoro, le cooperative cercando aggiustamenti. Ma che futuro si costruisce così, per organizzazioni e professioni?
I lavoratori e le lavoratrici del sociale sono in affanno, le organizzazioni anche. Vittime tutt’e due di un arretramento del welfare, di un impoverimento dei diritti, di logiche di risparmio che stressano tessuti organizzativi e valoriali.