Agenzia nr. 1039 – I lavori della III Commissione

 
ANNO XXI
Numero 1039
12/06/2024
Pubblicato in Bari

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I lavori della III Commissione

La III Commissione, in sede consultiva,  ha espresso a maggiornaza parere favorevole sulla proposta di legge ”Istituzione di una Commissione regionale di studio e di inchiesta sulla corretta applicazione delle norme regionali in tema di autorizzazione e accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e sociosanitarie in Puglia”. A favore hanno votato quattro consiglieri di minoranza, contrari due di maggioranza e due astenuti. La proposta, a firma del capogruppo di Forza Italia Paride Mazzotta, sarà esaminata in sede referente in VII Commissione.

 

I lavori della commissione presieduta da Mauro Vizzino, sono proseguiti con l’audizione delle associazioni di talassemici. Per le  sette associazioni di pazienti affetti da Talassemia ed Emoglobinopatie della Regione Puglia (circa 500 pazienti) ha parlato il presidente del Coordinamento Talassemici della Regione Puglia, Antonio Di Rosario, esponendo le preoccupazioni sul rischio di mancata copertura nel 2024 da parte del Sistema sanitario pugliese delle indennità ex lege 210 “Indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati”. 
Il direttore del Dipartimento Salute ha confermato che pur avendo ottenuto dallo stato un finanziamento di 6,6 milioni di euro questi sono del tutto insufficienti a coprire il fabbisogno regionale, stimato in 22 milioni di euro. Ha chiarito inoltre che il Sistema sanitario regionale è un anticipatore delle indennità che non possono essere a proprio carico ma che fanno parte del sistema pensionistico-previdenziale a carico dello stato. E’ emersa quindi l’esigenza di un’interlocuzione con il governo centrale che ultimamente ha drasticamente ridotto i fondi che dal 2015 ha stanziato, anche in misura ingente. Il presidente Vizzino ha annunciato a breve la riconvocazione dell’audizione per un aggiornamento sull’esito dell’interlocuzione e una maggiore chiarezza per i destinatari delle indennità. 

 

Il tema dell’ospedale di Bisceglie è stato portato all’attenzione della Commissione dall’audizione richiesta dal consigliere Francesco La Notte.  Nelle more della realizzazione dell’ospedale del Nord barese, il consigliere chiede che sia possibile riportare l’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie ad essere un ospedale di primo livello, come lo era fino al 2019.   
Il direttore generale della Asl Bat, Tiziana Dimatteo ha chiarito che, pur riconoscendo una grande penalizzazione del presidio nell’ambito della Asl, le disposizioni normative non possono essere alterate e queste stabiliscono Bisceglie quale ospedale di base con strutture a valenza dipartimentale.  Così come ha reputato impercorribile la strada, indicata da Montanaro come unica soluzione, di pensare a possibili spostamenti di Unità operative complesse nell’ospedale di Bisceglie.

 

All’ordine del giorno, infine, l’audizione richiesta dal consigliere Antonio Paolo Scalera sulle criticità del personale infermieristico del SS. Annunziata di Taranto e sulla carenza di operatori sociosanitari. 
Scalera ha evidenziato la necessità di interventi in temi brevi, soprattutto per la situazione dell’ospedale Santissima Annunziata, dove vi sarebbero “situazioni al limite del collasso assistenziale per mancanza di infermieri e ooss”. 
Il presidente dell’ordine degli infermieri della provincia di Taranto ha sollevato anche il problema delle sostituzioni, tanto più urgenti in occasione delle ferie estive, per le quali non sono ancora state fatte partire le procedure concorsuali. O meglio, che la Asl, come detto dal responsabile del personale della Asl Taranto, Eustacchio Marcusano, sarebbe anche pronta a far partire, in seduto all’approvazione da parte della giunta dei piani assunzionali, ma che di fatto sono bloccate dall’impugnativa costituzionale della legge 16 del 2024 che concentra nell’Aress le procedure concorsuali. Il direttore del Dipartimento salute, Vito Montanari, ha spiegato che si sarebbero individuate delle modalità per superare l’impasse e indire avvisi pubblici e concorsi, per esempio distribuendoli tra varie Asl territoriali, e occorre solo il via libera dell’assessore, il presidente Michele Emiliano. A suo parere i tempi saranno comunque rapidissimi. “I piani assunzionali che si sono succeduti nel 2023 e nel 2024 comportano un incremento di 1500 unità di personale sanitario rispetto alle cessazioni con una spesa annuale di 74 milioni di euro”, ha spiegato Montanaro, “si tratta di personale ospedaliero. Per Taranto sono state autorizzate assunzioni per 22 milioni di euro su base annuale intratetto”. Ha comunque ribadito che tutte le assunzioni sono esclusivamente relative a coperture di pensionamenti e cessazioni. Solo per i nuovi ospedali di Monopoli e Taranto potranno aversi di piani integrativi di organico, trattandosi di strutture nuove. 

 

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