da Pictet WM – Ancora una volta la BoJ perde l’occasione di arginare la marea contro lo JPY

Buongiorno,  

 

Inviamo di seguito il commento “Ancora una volta la BoJ perde l’occasione di arginare la marea contro lo JPY”, a cura di Michael Hart, Senior FX Strategist di Pictet Wealth Management.

Restiamo a disposizione.

Un caro saluto,

 

Carla Parisi

+39 3395796751

 

Ancora una volta la BoJ perde l’occasione di arginare la marea contro lo JPY

  • Nella riunione di oggi la Bank of Japan ha stabilito – come previsto – di lasciare i tassi invariati allo 0-0.1% e di e di ridimensionare l’entità degli acquisti di obbligazioni. Si auspicava un’alternativa al rialzo dei tassi nel tentativo di stabilizzare il tasso di cambio; tuttavia, la mancanza di fermezza della BoJ ancora una volta non le ha giovato, non diversamente da quanto accaduto in aprile. Sebbene il governatore Ueda abbia lasciato intuire che la riduzione degli acquisti di obbligazioni potrebbe essere sostanziale una volta avviata, non ha fornito alcuna indicazione su quando tale riduzione avverrà o sulla sua entità, rimandando la comunicazione di queste informazioni alla prossima riunione.

 

  • Che cos’è allora “sostanziale”? La BoJ detiene circa 600 mila JPY di obbligazioni e acquista circa 5,7 mila JPY al mese. Dato il ritmo dei roll-off, una riduzione degli acquisti di 100 miliardi di yen (meno di 6,6 trn di yen) porterebbe la BoJ in territorio di QT. Una più probabile riduzione degli acquisti di 200-500 JPY potrebbe essere più significativa e portare gli acquisti mensili più vicini ai 5 trilioni di JPY. Questa la cifra da monitorare.

 

  • Fermerà la corsa dello yen? Nel migliore dei casi, un simile passo (se reso esplicito, il che limiterebbe in qualche modo la flessibilità della banca centrale giapponese) ridurrebbe il bilancio di 6 mila yen all’anno. Ciò corrisponde all’incirca all’1% all’anno, numeri irrisori rispetto a quelli della Fed, che ha ridotto il proprio bilancio di oltre il 10% negli ultimi 12 mesi. Si tratta quindi di un passo nella giusta direzione, ma è improbabile che sia abbastanza consistente da modificare in modo significativo l’orientamento monetario. Dato l’ampio differenziale dei tassi tra Stati Uniti e Giappone e l’accelerazione strutturale dei deflussi di capitale dal Giappone, è probabile che lo yen rimanga sotto pressione. In effetti, dopo l’intervento di aprile-maggio, che ha trascinato l’USDJPY a 153, la coppia è già risalita a 158.

 

Stock di JGB detenuti dalla BoJ, trn di JPY

 Acquisti mensili di JGB da parte della BoJ, miliardi di JPY

 

 

 

ENGLISH VERSION

Once again, BoJ misses opportunity to stem the tide against JPY

 

  • At today’s meeting, the BoJ decided to leave rates unchanged at 0-0.1% (as expected) and to cut the size of its bond purchases. This was much hoped for as an alternative to a rate hike in an attempt to stabilize the exchange rate. However, the BoJ’s lack of decisiveness once again did it no favors, not unlike in April. While Governor Ueda intimated that the reduction in bond buying could be substantial once it gets underway, he did not provide any indication as to when such a reduction would take place or what the scale of it would be (it would be determined at the next meeting, he said)

 

  • What is “substantial” then? The BoJ sits on about JPY600 trn of bonds and purchases some JPY5.7 trn a month. Given the pace of roll-offs, reducing purchases by JPY100 bn (buying less than JPY6.6 trn) would bring the BoJ into QT territory. A more likely reduction in purchases by JPY200-500 could be more meaningful and bring monthly purchases closer to JPY 5trn. This is the figure to watch.

 

  • Will it halt the yen slide? In the best case, such a step (if made explicit, which would somewhat constrain the BoJ in its flexibility) would reduce the balance sheet by JPY6 trn a year. This corresponds to roughly 1% per year, which pales in comparison to the Fed, who have reduced their balance sheet by over 10% over the past 12 months. This is thus a step in the right direction, but unlikely to be sizeable enough to make a meaningful change to the monetary stance. Given the large US-Japan rate differential and the structural acceleration in capital outflows from Japan, the yen is thus likely to stay under pressure. Indeed, since the intervention in April May which dragged USDJPY to 153, the pair has already climbed back to 158.

 

Stock of JGB holdings by BoJ, JPY trn

 Monthly BoJ purchases of JGBs, JPY bn

 

 

 

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