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ANNO XXI Numero 1150 27/06/2024 |
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Pubblicato in Bari | ||
Direttore Responsabile: Laura Sutto Redazione: Via Capruzzi, 204 – 70124 Bari – Tel 080.540.23.66 – Fax 080.541.40.64 Posta Elettronica: ufficiostampa@consiglio.puglia.it – Sito Web: http://www.consiglio.puglia.it Iscritto al Registro Pubblico della Stampa del Tribunale di Bari in data 25/02/2003 |
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Siccità, desertificazione, danni da cambiamenti climatici e xylella.Mozione Pagliaro: “sgravi e ristori per gli agricoltori salentini” |
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Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani “Gli agricoltori salentini delle province di Lecce, Brindisi e Taranto sono in condizione di crescente sofferenza: alla fatica di rimettersi in piedi dopo il disastro xylella, dovendo fare affidamento solo sulle proprie forze nonostante il reddito azzerato da anni, si aggiungono la siccità e gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. Progressiva desertificazione e salinizzazione delle falde acquifere sono problemi sempre più incombenti, con effetti drammatici sulle produzioni agricole. Da qui la mia mozione, che ho presentato per impegnare la Giunta regionale a farsi carico della condizione insostenibile degli agricoltori salentini prevedendo l’azzeramento, per quanto di sua spettanza in maniera diretta, o facendo da tramite nelle sedi opportune, di ogni addizionale che riguardi il comparto agricolo, prevedendo sgravi contributivi previdenziali e assistenziali per i dipendenti agricoli, i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli, oltre al taglio delle accise sui carburanti agricoli e a ogni forma di agevolazione attuabile, anche nella misura di ristori in favore degli agricoltori salentini delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Il batterio killer degli ulivi ha contagiato oltre 21 milioni di piante, lasciando un panorama spettrale, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio infettato. Una vera e propria tempesta perfetta si è abbattuta sugli agricoltori salentini, senza reddito da oltre dieci anni: milioni di ulivi secchi, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia e 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva e un trend che rischia di diventare irreversibile se non si interviene con strumenti adeguati e per rilanciare la più grande fabbrica green italiana. A causa del batterio sono andate perse 3 olive su 4 solo in provincia di Lecce, con il crollo del 75% della produzione di olio di oliva. In provincia di Taranto si registrano ulivi secchi a macchia di leopardo, con un calo della produzione di almeno il 15%. In provincia di Brindisi la raccolta ha subito una riduzione generale del 20-25% a causa degli eventi atmosferici, con particolare riferimento al lungo periodo di mancanza di precipitazioni e temperature elevate che hanno stressato e indebolito gli oliveti con la continua avanzata della xylella.
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Allegati:
Pagliaro incontra agricoltori salentini 1.jpeg |
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