UN’ESTATE…TOTAL WHITE:
LA NOSTRA SELEZIONE DI VINI BIANCHI
PER LA BELLA STAGIONE
|
|
|
Quello del vino bianco è un trend di produzione e di consumo ormai consolidato, come dimostrano i risultati del dossier OIV (Organizzazione internazionale della Vigna e del Vino) “Evoluzione della produzione e del consumo mondiale di vino per colore”, presentato lo scorso 6 dicembre.
La domanda e l’offerta di vino bianco a livello mondiale hanno subito un importante balzo in avanti a partire dall’inizio di questo secolo, con la produzione aumentata del 13% nel 2021 (rispetto al livello più basso registrato nel 2002). E se nei primi 2000 il vino bianco rappresentava in media il 46% del totale mondiale, negli ultimi anni la percentuale è salita al 49%. A partire dal 2013 si è poi osservata la costante crescita della produzione, che ha portato a superare addirittura quella di rosso.
Con le sue note fresche e dissetanti, il vino bianco si conferma la soluzione ideale per questa estate, che si preannuncia caldissima. Ecco una selezione delle interpretazioni più innovative e delle espressioni più identitarie che possiamo scegliere per accompagnare i nostri brindisi.
|
|
|
|
BIANCO DI SEI, PALMENTO COSTANZO – Se per Rino Gaetano “il cielo è sempre più blu”, per Valeria e Serena Costanzo “l’Etna è sempre più bianco”, perché i vitigni autoctoni a bacca bianca raccontano in maniera sempre più puntuale l’identità del terroir che circonda il vulcano. Bianco di Sei, assemblaggio di Carricante (90%) e Catarratto (10%) ottenuto con pressatura soffice e fermentazione in acciaio, che affina 10 mesi in acciaio a contatto con le fecce fini e 12 mesi in bottiglia, si presenta di colore giallo paglierino, con un vivace naso di fiori bianchi e agrumi, con rimandi di erbe aromatiche e idrocarburi. In bocca è fresco e persistente, perfetto in pairing con piatti leggeri ma saporiti come carni di pesce.
|
|
|
|
HEY FRENCH III EDIZIONE, PASQUA VINI – Hey French: You Could Have Made This But You Didn’t è il primo multivintage fermo mai prodotto in Italia e rappresenta uno dei vini più emblematici della visione innovativa della cantina veronese. Blend di Garganega, Pinot Bianco e Sauvignon Blanc, con uve provenienti da vigneti selezionati del versante veronese del Monte Calvarina e selezionate tra le cinque migliori annate del decennio scorso, dal 2016 al 2020. Le uve di ogni annata vengono vinificate separatamente prima di arrivare al blend finale. Il risultato è un vino incredibilmente complesso e dal grande potenziale di longevità. Al naso emergono note stratificate di camomilla, mandorle, agrumi, pepe bianco e frutti tropicali. Al palato una spiccata mineralità, dovuta ai terreni di origine vulcanica.
|
|
|
|
OFFIDA DOCG PECORINO, VELENOSI VINI – Uno stile che evolve, pur restando sempre fedele ai propri codici espressivi. La grande forza di Angela Velenosi, la Signora del Piceno, è quella di riuscire a interpretare e valorizzare le peculiarità di grandi vitigni autoctoni. Ne è un esempio l’Offida DOCG Pecorino: si caratterizza alla vista per il colore giallo paglierino con nuance verdognole, mentre al naso rivela note fruttate (come banana, ananas e mela), accompagnate da note vegetali di erba appena tagliata, e al palato risulta di spiccata freschezza, con note di frutta a pasta bianca e gialla. Ottimo in abbinamento a piatti di pesce o anche solo per una pausa golosa a base di frutta, la sua etichetta esprime graficamente tutti i valori alla base della filosofia Velenosi Vini: visione del territorio e approccio controcorrente, simboleggiato dal pesciolino rosso che nuota in direzione contraria a quella del mare.
|
|
|
|