NEWZGEN – GIRO DEL MONDO IN SOLITARIA, MURA: “DOMANI A CAGLIARI, IMPRESA CHE RIFARO'”

COMUNICATO STAMPA


GIRO DEL MONDO IN SOLITARIA, MURA: “DOMANI A CAGLIARI, IMPRESA CHE RIFARO'”


Riportare ‘Vento di Sardegna’ in patria è un’emozione molto forte. Non so cosa aspettarmi. Credo che ci saranno tanti fan, appassionati e autorità al porto di Cagliari ad aspettarci. Vento di Sardegna è anche un po’ istituzionale perché è l’unica barca al mondo che porta una bandiera e non un brand commerciale. Tornare in Sardegna sarà la fine di questo progetto e l’inizio di uno nuovo perché non vedo l’ora di poter tornare in Oceano a coltelli in bocca, come dico io, per combattere per nuove avventure”. 

Così il velista Andrea Mura – ospite di Newzgen, la trasmissione prodotta da Alanews, in onda su YouTube e Twitch – condivide le sue emozioni in vista del rientro a Cagliari, previsto per domani, 20 luglio, dopo aver circumnavigato il globo in 120 giorni e conquistato il terzo posto alla Global Solo Challenge

La competizione è un’impresa in solitaria, “senza assistenza e senza scalo”, che ha visto partire 16 skipper da Marina Coruña, ma solo cinque di questi sono riusciti a completare il giro del mondo senza mai fermarsi. “I momenti difficili sono stati tanti: uno sicuramente alla partenza perché sono partito in ritardo, poi quando ho beccato le prime tempeste che hanno iniziato a distruggere l’abitacolo – racconta Mura – Quelle più brutte?  Vicino a Capo Horn, a sud del Cile. Quando passi da lì, non sei tu a decidere, è Eolo che decide. Ho trovato delle condizioni estreme, valanghe d’acqua mostruose che mettono a dura prova la resistenza della barca, più che dello skipper. Per questo motivo l’esperienza è fondamentale. Se questo giro del mondo lo avessi fatto 10 anni fa, forse non l’avrei completato. Nella vela oceanica è importante saper essere dei Super MacGyver”. 

Nei 120 giorni di navigazione la solitudine è stata compagna di viaggio e avversaria. “La solitudine è molto difficile. Il tempo non ti passa più, è lunghissimo. Quattro mesi sono veramente tanti – prosegue Mura – Un po’ aiuta anche il telefono satellitare, a costi iperbolici, che permette di parlare con la famiglia, gli amici e con il proprio team a terra. Scambiare quattro chiacchiere al giorno fa sempre bene, ma per il resto è molto dura”. 

L’impresa di Andrea Mura è iniziata il 18 novembre 2023 da Marina Coruna e il 7 febbraio 2024, doppiando Capo Horn, è entrato a far parte dell’International Association of Cape Horners. “Quando sono arrivato ho pensato che volevo ripeterla – rivela –  ma come dico io, partendo con il sorriso e nei tempi giusti”. 

Infine, Mura sintetizza così questo “evento sportivo e umano” intorno al globo:  “Le parole chiave sono due: amore e rispetto per se stessi, per gli altri, per l’ambiente, per il mare e soprattutto per la vita”.


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