Agenzia nr. 1457 – La vertenza Hiab di Statte in VI Commissione

 
ANNO XXI
Numero 1457
26/07/2024
Pubblicato in Bari

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La vertenza Hiab di Statte in VI Commissione

La vertenza Hiab, che coinvolge 102 lavoratori dello stabilimento di Statte (Taranto), è stata al centro dell’audizione in VI Commissione, su richiesta del consigliere Antonio Paolo Scalera.
L’azienda, società multinazionale leader nelle forniture mondiale di attrezzature per la movimentazione dei carichi, ha sintetizzato Scalera, ha deciso di trasferire a Minerbio (Bologna) le attività manifatturiere per la produzione gru attualmente realizzate nello stabilimento di Statte, prorogando la Cassa integrazione per tutto il personale a zero ore. 
In audizione sono intervenuti solo i segretari provinciali delle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm del capoluogo ionico.
La società hai infatti ritenuto, comunicandolo con una nota, di non dover intervenire in quanto a livello regionale è stato aperto un tavolo con Sepac (Comitato regionale per il monitoraggio del sistema economico produttivo e delle aree di crisi) che si è riunito per lap rima volta il 23 luglio, al quale hanno partecipato anche i sindacati. 
Di quell’incontro è stato consegnato alla presidente della Commissione, Luica Parchitelli, il verbale che è stato letto integralmente per informare la commissione del lavori svolto dal Comitato. 
In quella seduta il presidente Sepac, Leo Caroli, ha proposto all’azienda di valutare, al fine di rilanciare la presenza sul territorio, l’utilizzo degli strumenti di incentivazione e sostegno messi a disposizione della Regione Puglia. Per gli approfondimenti tecnici Sepac e società si rincontreranno il 28 agosto. 
I sindacati, pur guardando positivamente all’impegno della Regione,  hanno ribadito la loro volontà di non fare neanche un passo indietro, manentendo lo stato di agitazione per evitare gli esuberi e anche il trasferimento di 25 persone a Minerbio. Per Fiom, Fin e Uilm gli ammortizzatori sociali sono accettabili sono in presenza di un serio piano industriale che sia di rilancio e non di riduzione. 
L’audizione sarà riaggiornata, come chiesto da Scalera, dopo l’esito dell’incontro del 28 e della successiva informativa ai sindacati. 
 

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