Agenzia nr. 1880 – In IV Commissione le criticità di gestione del Consorzio di bonifica del Gargano e la crisi idrica nella Bat

 
ANNO XXI
Numero 1880
26/09/2024
Pubblicato in Bari

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In IV Commissione le criticità di gestione del Consorzio di bonifica del Gargano e la crisi idrica nella Bat

Sono state affrontate in IV Commissione, presieduta da Francesco Paolicelli, alcune criticità evidenziate dalla Flai Cgil nella gestione del Consorzio di Bonifica “Montano del Gargano”. Il sindacato, richiedente l’audizione, ha evidenziato innanzitutto “l’incapacità del consorzio di candidarsi ai finanziamenti del Pnrr, per mancanza di progettualità” e in seconda battuta ha sottolineato “forte apprensione per i livelli occupazionali, e la mortificazione professionalità presenti, in un numero di circa 30 unità, fra responsabili, impiegati e operai”. 
Critiche alle quali ha risposto il presidente del Consorzio, Michele Palmieri, insieme al direttore generale, Massimiliano Capezzuto, descrivendo la incandidabilità dei progetti esistenti,  per dichiarata valutazione ministeriale, e la logica della riorganizzazione del lavoro che è “risponde a criteri di efficientemente delle risorse e di riduzione dei costi, impiegando personale interno sottoutilizzato per attività precedentemente esternalizzate”. Mentre è stato assicurato che “non c’è alcun pericolo di riduzione della forza lavoro”.  Sia l’assessore all’Agricoltura sia il presidente della Commissione, pur facendosi carico delle istanze del sindacato, hanno comunque invitato i rappresentati dei lavoratori e i dirigenti del Consorzio a riportare le dinamiche sindacali nelle opportune sedi, innanzitutto aziendali.

La seduta è proseguita con l’audizione, richiesta da Filippo Caracciolo, sul tema della grave crisi idrica determinatasi la scorsa estate, con riferimento specifico alla situazione della provincia Bat. Sono quindi intervenuti i rappresentanti dei Comuni di Andria, Barletta, Trani, Bisceglie, San Ferdinando, Trinitapoli Spinazzola, Minervino, Canosa di Puglia e Margherita di Savoia per rappresentare le difficoltà affrontate e – in modo trasversale  – riconoscere l’efficacia delle attività poste in essere sinergicamente da assessorato all’agricoltura, Arif, Aqp e Comuni per far fronte all’emergenza. Tuttavia il problema non è più qualificabile come “emergenza” ma deve essere affrontato in prospettiva. Per questo Caracciolo ha chiesto alla sezione risorse idriche, rappresentato da Andrea Zotti, all’Aqp, rappresentato da Antonio De Leo, e ad  Arif, rappresento da Francesco Ferraro, commissario del consorzio unico di bonifica Centro Sud Puglia,  quale sia lo  stato di attuazione degli impianti di depurazione della provincia Bat, se sia previsto – e in che tempi – il potenziamento e l’adeguamento degli impianti di depurazione, quali e a che punto dell’iter sono i progetti e i finanziamenti relativi agli impianti di acque reflue.
De Leo e Zotti hanno entrambi definito la dotazione impiantistica di depuratori della Bat tra le migliori: ci sono infatti 11 depuratori. Sebbene, è emerso dalla relazione della sindaca di Minervino Murge, Maria Laura Mancini, “solo sette sono funzionali al riuso ma l’unico in grado di realizzarlo è quello di Trinitapoli: quindi dei potenziali 18 milioni di metri cubi è disponibile per uso irriguo solo il 4 per cento”.
Secondo quanto riportato da Zotti, con l’eccezione di San Ferdinando di Puglia, i depuratori sono tutti adeguati al carico generato sia ai limiti previsti nel Pta.  Per alcuni depuratori è in corso l’upgrading de l’adeguamento al dm 185 per il riutilizzo delle acque reflue ad uso irriguo. Ma tali interventi, pur partiti nel 2017 con le dichiarazioni di interesse dei Comuni, non sono stati ancora conclusi. Tuttavia Zotti ritiene di riuscire a portare tutti in esercizio per la prossima stagione irrigua.  
Il dirigente, provando a sintetizzare il quadro esistente, ha segnalato il grave deficit idrico di alcune fonti essenziali di approvvigionamento, come gli invasi di Conza, in Campania, e Locone, entrambi dello schema Ofanto. Per questo – ha ricordato –   la Giunta ha approvato a luglio il Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica 2024/2025.
Concludendo l’argomento, l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, ha proposto di procedere in modo sistematico, con riunioni per Provincia con Aqp, Autorità idrica pugliese, consorzi di bonifica, sezione Risorse idriche, per entrare nel merito delle pratiche esistenti, lo stato dell’iter, eventuali ritardi autorizzativi, verifica dei finanziamenti avviati o da avviare, individuazione delle priorità. Anche con l’obiettivo di responsabilizzare anche le comunità locali, facendo sistema per ottenere impianti efficienti e utili ali territorio.