Agenzia nr. 1882 – II Commissione: valutato lo stato di attuazione della legge regionale per la promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo  

 
ANNO XXI
Numero 1882
26/09/2024
Pubblicato in Bari

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II Commissione: valutato lo stato di attuazione della legge regionale per la promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo  

La clausola valutativa della legge regionale per la promozione e la valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute, al centro dei lavori della seconda Commissione, presieduta da Vincenzo Di Gregorio.

La Regione Puglia, con questa legge ha inteso riconoscere e valorizzare il ruolo delle persone anziane, al fine di promuovere la solidarietà, la cooperazione tra le generazioni, la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale, con lo scopo di favorire la costruzione di percorsi per l’autonomia e il benessere psicofisico, economico e sociale, nell’ambito dei contesti di vita degli anziani, ma anche quello di valorizzare le esperienze formative, cognitive e professionali conseguite e accumulate dalle persone anziane nel corso della vita, nonché il loro patrimonio di relazioni personali, di esperienze e conoscenze.

Per il Dipartimento welfare sono intervenute Carmela Carone e Monica Pellicano, le quali hanno informato la Commissione delle azioni che sono state intraprese da tutte le Asl pugliesi per favorire la permanenza dell’anziano nel proprio domicilio e i relativi servizi attuati. 
A partire dal 2019 la Giunta regionale ha emanato i primi indirizzi e avviato il progetto pilota con il coinvolgimento attivo dell’AreSS, dando seguito a 6 progetti esaminati dal Dipartimento e AreSS, prevedendo uno stanziamento di 200 mila euro e che hanno riguardato diversi tipi di attività. 
L’obiettivo dei progetti è di migliore le condizioni fisiche e psicologiche relazionali degli anziani, promuovendo la salute e diffondendo attività per la corretta alimentazione e stili di vita sani, per ridurre l’isolamento sociale e l’ospedalizzazione degli anziani.
Nel 2021 la Regione Puglia in collaborazione con AreSS ha avviato una programmazione del biennio 2021-2022 con uno stanziamento di 200 mila euro. L’avviso pubblico ha inteso ridurre il divario generazionale. Il progetto ha valorizzato il ruolo della persona anziana con un impatto positivo che ha visto il coinvolgimento di 800 anziani.
Per il biennio in corso 2023 -.2024 la Regione Puglia, sempre in collaborazione con AreSS, tramite un accordo, ha approvato la nuova programmazione con un nuovo avviso pubblico, attraverso cui sono stati selezionati progetti in tre linee di intervento: sport e tempo libero, attività di volontariato, impegno civile e formazione permanente. Per questi interventi sono stati messi a disposizione 500 mila euro.

Il ruolo svolto da AreSS per l’attuazione della legge, è stato spiegato dalla dirigente Stefania Gagliardi, rilevando che all’Agenzia è affidato il compito di valutare le istanze per poi dare l’effettivo avvio agli interventi.  

In merito all’attuazione della legge, fortemente voluta da essi stessi, hanno espresso una positiva valutazione i rappresentanti delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil pensionati.

Sono intervenuti anche i coordinatori dei progetti nelle Asl Bari, Brindisi, Taranto, Lecce e Foggia, per relazionare sulle attività avviate nelle singole aziende sanitarie pugliesi. 

A conclusione degli interventi, il direttore del Dipartimento welfare Valentina Romano, ha espresso apprezzamento per l’entusiasmo che è stato manifestato da parte delle Asl. inoltre ha detto che è stato convocato il tavolo interdipartimentale per cercare di inserire nel piano regionale la tematica dell’invecchiamento attivo. Rispetto alle risorse che il welfare mette a disposizione,  la Romano ha evidenziato che bisogna tener conto anche dei 5 milioni di euro che finanziano ogni anno i Centri polivalenti per gli anziani, derivanti dal Fondo FSE. Altri 30 milioni di euro sono stati messi a disposizione per finanziare un bando rivolto ai Comuni per la realizzazione di strutture sperimentali, come luoghi aggregativi e collegati con la comunità di riferimento. C’è in atto un altro progetto sperimentale per la condivisione degli spazi comuni di socializzazione, rivolto sempre ai Comuni.