Agenzia nr. 2346 – In Commissione sanità le “Palestre della salute” e i Centri di eccellenza per l’autismo 

 
ANNO XXI
Numero 2346
14/11/2024
Pubblicato in Bari

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In Commissione sanità le “Palestre della salute” e i Centri di eccellenza per l’autismo 

Seduta di audizioni in Commissione sanità, presieduta da Mauro Vizzino.  

Come primo argomento trattato in sede di audizione, il tema delle “Palestre della salute”, su cui è stata avanzata richiesta di approfondimento dal capogruppo di FdI Renato Perrini, data l’importanza di dare seguito quanto prima all’avvio di tale attività. A riguardo, il consigliere Perrini ha ricordato la legge regionale n. 14 del 2017 che disciplina il riconoscimento e lo svolgimento dell’Attività fisica adattata (AFA), nonché la sua promozione e la tutela del suo esercizio. In particolare, ha evidenziato che per lo svolgimento dell’AFA, le strutture sedi di erogazione dei relativi programmi impiegano, in qualità di responsabile tecnico, un laureato magistrale in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate (classe di (aurea LM 67) o in discipline equipollenti. Inoltre, vi è un Regolamento in materia di riconoscimento, conduzione, promozione e tutela dell’Attività Fisica Adattata (AFA) e standard organizzativi delle “Palestre Etiche”, in attuazione delle leggi regionali vigenti. Questo, anche in considerazione del fatto che le palestre della salute rappresentano anche un’opportunità di lavoro per i laureati in Scienze motorie, Chinesiologi che potrebbero avere uno sbocco professionale qualificante.
Per il consigliere Perrini, l’obiettivo è quello di creare una rete tra Aziende sanitarie locali e tutte le palestre pubbliche e private della regione, certificate e istituzionalmente riconosciute dal Servizio sanitario regionale, così come avviate anche in altre Regioni italiane. 
Da qui, la richiesta di Perrini di comprendere quali programmi si intendano portare avanti, al fine di introdurre l’A.F.A.(attività fisica adattata), come strumento di prevenzione per tutti i cittadini con patologie croniche non trasmissibili e per migliorare l’assistenza e la cura del cittadino attraverso personale altamente specializzato.

 

Per il Dipartimento salute è intervenuto il dirigente della Sezione bilancio della sanità e dello sport Benedetto Pacifico, che ha accolto favorevolmente le richieste del consigliere Perrini, comunicando alla Commissione che è stato predisposto un bando per le “Palestre etiche” e che auspica possa essere pubblicato per la fine dell’anno. Il bando è rivolto alle palestre che si accrediteranno sulla base dei requisiti previsti dal Regolamento vigente in materia, con la raccomandazione di seguire le indicazioni prevenute dal Ministero della salute. Il dirigente si è reso disponibile ad accogliere gli ulteriori contribuiti da apportare al bando in via di pubblicazione, nei confronti del quale il consigliere Perrini si mostrato interessato.    

 

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Ha fatto seguito l’audizione richiesta dal consigliere Michele Mazzarano, dei direttori generali delle ASL pugliesi, dei responsabili delle Strutture di Neuropsichiatria infantile, dell’assessore al bilancio e della dirigente del Servizio accreditamento qualità, in relazione alla realizzazione dei Centri di eccellenza per i disturbi dello spettro autistico. 

La richiesta del consigliere Mazzarano è scaturita dalla necessità di conoscere, da parte delle singole Asl, come e dove intendano dare seguito alla realizzazione dei Centri sanitari di eccellenza per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico, al fine di dare piena attuazione alla norma approvata di recente con cui è stata recepita la precedente norma che disciplinava l’attuazione dei Centri specialistici per l’autismo. Il procedimento di individuazione dei sei Centri sanitari di eccellenza deve essere concluso entro il 30 novembre 2024, così da consentire il primo stanziamento per la gestione annuale, allo stato stimata per 12 milioni di euro complessivi, con le norme per la formazione del bilancio regionale 2025 e pluriennale 2025-2027. Il consigliere Mazzarano ha evidenziato la necessità di confermare le risorse già destinate alle famiglie, come è stato già fatto nella previsione dei bilanci precedenti e di migliorare le modalità di erogazione di questi contributi, affinchè siano rispettose dei canoni di trasparenza e legittimità, al fine di farli arrivare a destinazione ai soggetti di cui hanno bisogno. Dal punto di vista sanitario poi, il consigliere Mazzarano, ha specificato che è opportuno capire che cosa devono essere questi Centri specialistici rivolti ai disturbi dello spettro autistico e quindi, l’opportunità che siano diversi agli attuali CAT. Sarà opportuno anche giungere alla modifica del Regolamento n. 9 del 2016, dopo che sia stato fatto un appurato approfondimento da parte di tutti i soggetti interessati e coinvolti nel trattamento di tale disturbo ed infine prevedere un grande investimento da fare sulla formazione che deve essere adeguata agli innovativi metodi scientifici.    

Presente ai lavori l’assessore regionale al bilancio Fabiano Amati, il quale nel suo intervenuto ha puntualizzato che questa iniziativa di alto profilo professionale, sociale e terapeutico è stata decisa dal Consiglio regionale della Puglia, all’unanimità dei voti. Questa iniziativa si è inserito all’interno di un programma di evoluzione in termini di necessità, affinchè siano date delle risposte dal punto di vista professionale, sociale e terapeutico. Nelle forme esecutive questo contenuto ha bisogno di essere eseguito con le modulazioni, anche di carattere temporale, che siano eseguite tenendo conto dell’aspetto dell’andamento evolutivo. Quindi, l’assessore Amati ha tenuto a precisare che a questo punto il legislatore si rimette alla struttura tecnica della Regione Puglia, rispetto alla quale nell’ambito di un dibattito esecutivo possa tener conto delle questioni più tecniche e scientifiche. Quindi avendo avviato un percorso di conoscenza da parte delle singole Asl, si auspica che entro il 30 novembre si avrà una conoscenza generale e sulla base di ciò saranno messe in bilancio delle risorse che potrebbero essere spalmate anche nel triennale. Infine l’assessore Amati ha confermato che il governo regionale intende fare in fretta ed è intendimento della Giunta anche quello di approntare all’interno della programmazione finanziaria per il 2025, le risorse necessarie per tutte le metodiche innovative per le quali sarà dato un contributo sul bilancio autonomo, alla pari delle risorse già rese disponibili negli anni precedenti. L’assessore ha assicurato che la localizzazione delle sedi sarà definita nel pomeriggio di oggi, da cui emergerà anche il quadro e la stima dei costi tanto da manovrare la spesa del 2025. 

Secondo quanto è emerso dall’ascolto degli intervenuti per conto delle Asl pugliesi, una parte di esse avrebbe individuato le aree o gli immobili da adibire a Centri d’eccellenza. Nello specifico, l’Asl BT, a detta del suo direttore generale Tiziana Dimatteo, non avendo delle strutture di proprietà, è stata obbligata a pubblicare una manifestazione di interesse per la messa a disposizione di aree e luoghi in cui ospitare il Centro. Inoltre, la responsabile della neuropsichiatria infantile della stessa Asl ha chiarito che il Centro da istituire non andrà a sostituire i CAT, ma va considerato come un’integrazione alle attività già presenti sul territorio, ed inoltre ha evidenziato l’opportunità di fare una distinzione di trattamento a seconda dell’età. Infatti, per l’età evolutiva sono indicati i CAT, invece i nuovi Centri devono essere indirizzati all’età giovane-adulta.

L’Asl BA ha individuato tre strutture, due delle quali di proprietà, ma non è dato sapere ancora su quale cadrà l’individuazione definitiva in cui ospitare il Centro di eccellenza. Secondo il responsabile della neuropsichiatria della stessa Asl, è necessaria una riorganizzazione degli interventi e pensare a modelli organizzativi diversificati a seconda delle singole situazioni. Va pensato meglio il percorso della integrazione scolastica. 

L’Asl TA ha confermato la disponibilità dell’immobile individuato. Saranno utilizzati gli ultimi due piano di un immobile a cinque piani, il cui Centro ne occuperà un’area di 2000 metri quadri e per i cui lavori di adeguamento sono necessari circa 3 milioni di euro.  

Anche l’Asl BR ha individuato l’immobile in cui far sorgere il Centro, e tramite la sottoscrizione di una convenzione con il Comune di Brindisi è stato ceduto in comodato d’uso. Sarà un Centro educativo e un centro terapeutico per le quali saranno utilizzare le risorse che rientrano nell’ambito del Piano per la rigenerazione urbana. Dovranno essere reperite solo le risorse per gli arredi vari.  

L’Asl Le ha individuato l’immobile nel territorio di San Pietro in Lama che era adibito a centro di riabilitazione, per la cui ristrutturazione però sono stati stimati costi per una cifra pari a 10 milioni di euro. 

Anche l’Asl FG ha individuato un immobile a ridosso della stazione ferroviaria, stimando un importo di circa 7 milioni di euro per i lavori di ristrutturazione.

La dirigente della Servizio accreditamento qualità Elena Memeo, ha chiarito che la legge regionale fissa un principio che può essere declinato e non è escluso che all’interno di questi Centri d’eccellenza le attività possano variare a seconda delle esigenze delle singole Asl. L’idea era di inserire nei centri il ventaglio di offerta che si può dare alle famiglie, ai bambini più piccoli e ai ragazzi più grandi. In merito alle strutture presenti sul territorio regionale, la dirigente ha stigmatizzato che attualmente sono 18, di cui 2 Centri residenziali (uno a Mesagne funzionante e uno a San Giovanni Rotondo ancora non attivo) e dei procedimenti ancora in corso, non tutte le strutture che hanno ottenuto il parere di compatibilità sono pronte. La singolarità risiede nel fatto che non giungono neanche delle sollecitazioni alla conclusione dei procedimenti. È stato chiarito, inoltre che i Centri di eccellenza saranno complementari alle strutture attivate. La delibera relativa ai fondi da destinare è pronta e andrà in Giunta a giorni ed è saranno apportate delle modifiche anche ai criteri e modalità di assegnazione del contributo alle spese sanitarie sostenute dai cittadini con disturbi dello spettro autistico. Arriveranno altri fondi per implementare gli organici.

È stato ascoltato anche il referente per la III Commissione del tavolo autismo, il  quale è intervenuto per ribadire la necessità specificare meglio le azioni da intraprendere al fine di apportare delle modifiche al Regolamento le più appropriate possibili, tenendo conto soprattutto dell’incremento del 50% del fabbisogno rispetto al 2022, se si considera che oggi i numeri delle prese in carico si aggirano a oltre 12 mila unità di soggetti affetti dal disturbo dello spettro autistico.