Roma Arte in Nuvola:
la proposta di Raffaello Pernici – Best Ceramics
22-24 novembre 2024
Artisti, gallerie, istituzioni, appassionati e naturalmente collezionisti. Il panorama dell’arte nazionale e internazionale si concentra sull’orizzonte capitolino, dove si affaccia la quarta edizione di Roma Arte in Nuvola. La fiera di arte moderna e contemporanea, già la più interessante della città nonostante i pochi anni all’attivo, torna ad accogliere, dal 22 al 24 novembre 2024, 140 gallerie.
A distinguere l’evento, che saggiamente parte dalla valorizzazione del territorio per creare solidi presupposti di crescita, è la particolare visibilità data agli espositori del Centro e Sud Italia, provenienti da città quali Napoli, Pescara, Sorrento, Scicli, Avellino, Nuoro, Modica e San Pantaleo. Del resto, è l’unica realtà fieristica dalle elevate ambizioni presente nell’area geografica, e il suo ruolo di traino per tutto il sistema la rende un punto di riferimento quasi imprescindibile. A sottolinearne l’importanza, anche il supporto diretto del Ministero della Cultura, così come di musei quali il MAXXI di Roma e di mecenati privati come Banca Ifis.
Tornando alle realtà che emergono per prendersi la scena, spicca in modo particolare la galleria toscana Raffaello Pernici – Best Ceramics, specializzata in ceramiche artistiche italiane di gran firma dei sec. XIX e XX che spaziano dal gusto classico e neorinascimentale delle grandi manifatture ottocentesche quali Ginori, Cantagalli e Minghetti, attraversano la corrente liberty con Galileo Chini e le altre eccellenze toscane, fino a giungere al periodo déco con i più grandi nomi dell’epoca quali Gio Ponti, Francesco Nonni, Lenci, Essevi, Rometti e molti altri.
Proprio su una selezione di opere del Novecento, a partire dal periodo liberty fino agli anni Cinquanta, si concentra lo stand da 48 metri quadrati che Pernici presenta a Roma Arte in Nuvola. Entrando nel merito della proposta, si distingue la Coppia di piatti Venatoria (1928) firmata Gio Ponti e realizzata dalla Società Ceramica Richard-Ginori. Sullo sfondo di un blu profondo e oceanico, si staglia una scena di caccia a cavallo sui toni dell’oro, che passa da un piatto all’altro facendo seguire a un momento preparatorio, la cacciatrice che sprona il proprio segugio, l’azione vera e propria, con la donna che rivolge la lancia verso un cerbiatto.
Risale al 1929, invece, la ciotola Il Ponte – contadini danzanti, realizzata da Mario Sturani per la Manifattura Lenci di Torino. L’oggetto, diviso a metà, esprime da un lato la sua funzione, dall’altro presenta un gruppo di figure in festa, restituiti in stile sintetico ma evocativo, che emergono come vere e proprie statuette. Si prosegue con il Grande vaso con centauro di Giovanni Gariboldi, realizzato nel 1933 da Richard-Ginori. L’opera si caratterizza per un rosso-arancio piuttosto acceso, impreziosito da fasce oro che avvolgono la base e il collo del vaso. La trama a coste, se così possiamo dire, è ripresa nella figura mitologica posta nel centro.
Infine, di grande valore il gruppo di Cavalli di Aligi Sassu, una scultura in unico esemplare, con la quale l’artista vinse il 1° premio al concorso della Mostra Nazionale di Ceramica presso la Fiera di Vicenza nel 1953. Gli animali sono rappresentati in una sorta di abbraccio, allacciato dai due cavalli impennati, il cui realismo si è sciolto in una cromia verde acida, con spruzzi d’arancione che rendono la scena lisergica e affascinante. Sicuramente uno dei pezzi più interessanti dell’intera fiera.
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Roma Arte in Nuvola
22-24 novembre 2024
Raffaello Pernici – Best Ceramics
Via Antonio Gramsci, 121/a
57016 Rosignano Marittimo (LI)
T 39 348 7745998
info@pernici.eu
www.pernici.eu
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Immagini
1. Coppia di piatti Venatoria, Gio Ponti, Società Ceramica Richard-Ginori, Doccia (Firenze), 1928 circa, ∅ cm 35,5
2. Cavalli, Aligi Sassu (presso la M.G.A.), Albisola, 1953, cm 54 x 43 x 25
3. Grande vaso con centauro, Giovanni Gariboldi, Società Ceramica Richard-Ginori, San Cristoforo (Milano), 1933, h cm 34,5 ∅ cm 30
4. Ciotola Il ponte – contadini danzanti, Mario Sturani, Manifattura Lenci, Torino, 1929, cm 23,5 x 29 x 26
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