Il cinguettio di Twitter inizia ad affievolirsi. Da quando Elon Musk ha acquistato il social network americano non sono pochi gli scetticismi sul futuro andamento dell’uccellino blu. Importanti inserzionisti come General Motors e Dyson hanno già sospeso le campagne pubblicitarie, tra gli utenti serpeggia il timore che il milionario sudafricano possa sovvertire gli equilibri di Twitter. È in gioco la credibilità di una piattaforma che, sebbene lontana dai numeri di Instagram e TikTok, è riuscita a ritagliarsi una nicchia popolata da uno zoccolo duro di aficionado preoccupati per i licenziamenti di massa e la crescente attenzione alla libertà di parola a tutti i costi.