16.02.2023
Ultimi dieci giorni, a Urbino, per visitare Aspetti del disegno negli artisti marchigiani del 900, la mostra monografica allestita alla Galleria Civica Albani fino al prossimo 26 febbraio con opere di una settantina di artisti di grande rilevanza.
L’esposizione rientra nel programma del Premio Marche 2022 – Biennale d’arte contemporanea, organizzato dall’A.M.I.A. (Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche) e che quest’anno si è svolto in due sedi di Urbino: a Palazzo Ducale e, appunto, alla Galleria Civica Albani dove sabato 18 febbraio, alle 17.30 è in programma la visita guidata curata da Federica Lazzarini, specializzata in iconografia e critica dell’arte, che ripercorrerà insieme ai visitatori le tappe salienti del percorso espositivo, fornendo una chiave di lettura e decodifica delle opere presenti.
La mostra monografica pone lo sguardo sulle dinamiche espressive che nel Novecento il disegno ha assunto nei maggiori artisti delle Marche, un disegno rivisitato in molte delle sue accezioni, in veste di strumento progettuale, documentario e in relazione agli ambiti dell’architettura, della scultura, della pittura, dell’incisione e della scenografia.
Gli organizzatori, i curatori e i ricercatori attivi intorno alle due importanti mostre che hanno caratterizzato questa edizione del Premio Marche, intenti a sottolineare ancora una volta il valore della cifra stilistica marchigiana, incontreranno la cittadinanza sabato prossimo nelle sale della Galleria Civica Albani di Urbino, per dar vita a un momento di riflessione partecipata intorno al disegno e al suo intrinseco legame con le istanze che hanno animato il XX secolo, sottolineato e vivificato dagli artisti, anche sperimentatori, presenti in mostra (del calibro di Luigi Bartolini, Corrado Cagli, Adolfo De Carolis, Claudio Cintoli, Dante Ferretti, Gino De Dominicis, Osvaldo Licini, Eliseo Mattiacci, Ivo Pannaggi, Andrea Pazienza, Arnaldo Pomodoro, Scipione, solo per citarne alcuni), che consegnano attraverso ogni singolo percorso, tutta la singolarità di alcuni degli aspetti del carattere dell’arte marchigiana del secolo passato.
Un po’ di storia
Dopo lo storico esordio della Mostra d’Arte Regionale del 1956, fin dalla sua prima edizione nel 1957 (anche grazie alla dedizione della figura del prof. Alfredo Trifogli, storico Presidente, che ne è stato l’ideatore e principale promotore) il “Premio Marche” negli anni Novanta è diventata una tra le rassegne più significative del secondo Novecento (accanto al Premio Michetti), seconda solo alle grandi manifestazioni nazionali come la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e la Triennale di Milano, annoverando tra i suoi curatori, critici come Mariano Apa, Renato Barilli, Maurizio Calvesi, Luciano Caramel, Enrico Crispolti, Luigi Dania, Mario De Micheli, Floriano De Santi, Gillo Dorfles, Vittorio Fagone, Armando Ginesi, Giorgio Di Genova, Sandra Orienti, Cesare Tacchi, Toni Toniato, ecc.
Inoltre, nel corso della sua storia, il “Premio Marche” ha visto la partecipazione di quasi la totalità dei maggiori artisti del secondo Novecento, alcuni già affermati in quegli anni e altri che lo diventarono in seguito, come Luigi Bartolini, Ubaldo Bartolini, Alberto Burri, Corrado Cagli, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Arnaldo Ciarrocchi, Claudio Cintoli, Enzo Cucchi, Bruno da Osimo, Bruno D’Arcevia, Luciano De Vita, Pericle Fazzini, Dante Ferretti, Omar Galliani, Piero Gilardi, Renato Mambor, Eliseo Mattiacci, Giuseppe Migneco, Umberto Peschi, Cesare Peruzzi, Fausto Pirandello, Gino Severini, Mario Sironi, Wladimiro Tulli, Orfeo Tamburi, Giuliano Vangi, Valeriano Trubbiani, per citarne solo alcuni, elenco che, tra i tanti menzionabili, risulta estremamente incompleto.
Dopo l’ultima edizione del 1999 alla Mole Vanvitelliana di Ancona con la mostra Nuove Emergenze degli anni ’80 e ’90, corredata da una personale di Omar Galliani, il “Premio Marche” è tornato alla ribalta delle attività espositive nelle Marche e in Italia nel 2018 con l’edizione dedicata alla Rassegna degli artisti marchigiani, presentata al Forte Malatesta di Ascoli Piceno, dove nel 2021 è stata allestita anche la Rassegna nazionale con una mostra curata da Andrea Bruciati Il tempo, lo sbaglio, lo spazio: Gino De Dominicis, e la monografica Omaggio a Cecco d’Ascoli, a cura di Stefano Papetti, che ha registrato la presenza di opere di molti tra i maggiori e più importanti artisti italiani del ‘900 e contemporanei.
Ricostituitosi nel rispetto e nella riaffermazione di quelli che sono stati i principi ispiratori, le ragioni e gli obiettivi culturali propositivi e istitutivi originari, il “Premio Marche” è tornato ad essere uno strumento conoscitivo e didattico-didascalico di un’indagine delle dinamiche espressive delle arti visive nel contemporaneo nelle Marche e in Italia.
INFO MOSTRA Aspetti del disegno negli artisti marchigiani nel Novecento mostra monografica Fino al 26.02.2023 Galleria Civica Albani, Urbino Ingresso gratuito Orari: da mercoledì a domenica ore 10-12.30 e 16.30-19.30 (il lunedì, il martedì chiuso) Tel. 339.8793762 Email: giuseppebalduini.urbino@gmail.com
Catalogo edito da Silvana editoriale www.premiomarche.it Facebook: www.facebook.com/premiomarche/ Instagram: www.instagram.com/premiomarche/
|