ANNO XX Numero 388 16/02/2023 |
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Pubblicato in Bari | ||
Direttore Responsabile: Laura Sutto Redazione: Via Capruzzi, 204 – 70124 Bari – Tel 080.540.23.66 – Fax 080.541.40.64 Posta Elettronica: ufficiostampa@consiglio.puglia.it – Sito Web: http://www.consiglio.puglia.it Iscritto al Registro Pubblico della Stampa del Tribunale di Bari in data 25/02/2003 |
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Unanimità in V Commissione per il l’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque |
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Parere favorevole all’unanimità della V Commissione consiliare, coordinata dal presidente Paolo Campo, alla delibera n. 1521 del 7 novembre 22 con la quale la Giunta regionale ha aggiornato il Piano di Tutela delle acque (PTA), aggiornando il Documento con le osservazione pervenute relative alle consultazioni VAS ( Valutazione Ambientale Strategica). In sintesi le integrazioni riguardato la Rete di Monitoraggio delle Acque sotterranee 2015-2021:il Monitoraggio Quantitativo Secondo Triennio di Monitoraggio (DGR 2417/2019); il Monitoraggio Chimico Secondo Triennio di Monitoraggio (DGR 2417/2019; i relativi pareri ed il documento di sintesi. Nel corso della seduta, nel dibattito della quale sono intervenuti, dopo il presidente Campo i consiglieri Ventola ed Amati, anche il vice presidente della Giunta, Raffaele Piemontese, è stato posto l’accento sull’ “ottimo lavoro” svolto dalla struttura regionale e sulla necessità di tradurre in effetti concreti il contenuto del Piano. In particolare lo sforzo fatto per l’affinamento delle acque da poter utilizzare poi nell’industria e nell’agricoltura, per giungere poi alla potabilizzazione delle acque reflue, utilizzabili dagli agricoltori non solo per irrigare gli apparati radicali delle piante, ma anche per irrorare interamente le coltivazioni. Recependo le sottolineature mosse dai componenti la Commissione e la disponibilità offerta dal presidente Campo ad intervenire anche come organismo consiliare nella necessaria opera di sensibilizzazione per il pieno utilizzo delle acque rese nuovamente utilizzabili, l’assessore Piemontese ha confermato che fondamentale obiettivo resta quello di riuscire a “comunicare” pienamente la necessità di vincere le immotivate perplessità che animano ancora buona parte della nostra realtà agricola nell’utililizzo delle acque reflue affinate e/o potabilizzate, rese ormai assai più adatte dei corpi idrici sotterranei, spesso salinizzati. Insomma, rendere reale il contenuto del Piano ( per l’applicazione del quale la Regione dispone oggi di un miliardo, 150 milioni a fronte del miliardo e 900 milioni necessari) occorre utilizzare con intelligenza l’acqua disponibile, bene sempre meno scontato.
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Agenzia nr. 388 – Unanimità in V Commissione per il l’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque
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