Agenzia nr. 388 – Unanimità in V Commissione per il l’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque

 
ANNO XX
Numero 388
16/02/2023
Pubblicato in Bari

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Unanimità in V Commissione per il l’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque

 Parere favorevole all’unanimità della V Commissione consiliare, coordinata dal presidente Paolo Campo, alla delibera n.  1521 del 7  novembre 22 con la quale la Giunta regionale  ha aggiornato  il Piano di Tutela delle acque (PTA), aggiornando il Documento con le osservazione pervenute relative alle consultazioni VAS ( Valutazione Ambientale Strategica). In  sintesi le integrazioni  riguardato la Rete di Monitoraggio delle Acque sotterranee 2015-2021:il  Monitoraggio Quantitativo Secondo Triennio di Monitoraggio (DGR 2417/2019); il  Monitoraggio Chimico Secondo Triennio di Monitoraggio (DGR 2417/2019; i  relativi pareri ed il documento di sintesi.

Nel corso della seduta, nel dibattito   della quale sono intervenuti, dopo il  presidente Campo i consiglieri Ventola ed Amati, anche il vice presidente della Giunta, Raffaele Piemontese, è stato posto l’accento sull’ “ottimo lavoro” svolto dalla struttura regionale e  sulla necessità di tradurre in effetti concreti il contenuto del Piano. In particolare lo sforzo fatto per   l’affinamento delle acque da poter  utilizzare poi nell’industria e nell’agricoltura, per giungere poi alla potabilizzazione delle acque reflue, utilizzabili  dagli agricoltori non solo per  irrigare gli apparati radicali  delle piante, ma anche per irrorare interamente le coltivazioni.

Recependo le  sottolineature mosse dai componenti la Commissione e la disponibilità offerta dal presidente Campo ad intervenire anche come organismo consiliare nella necessaria opera di  sensibilizzazione  per il pieno utilizzo  delle acque rese  nuovamente  utilizzabili,  l’assessore Piemontese   ha confermato  che  fondamentale obiettivo  resta quello di riuscire a “comunicare”   pienamente  la  necessità di  vincere le immotivate perplessità che  animano ancora  buona parte della nostra realtà agricola nell’utililizzo delle acque reflue affinate e/o potabilizzate, rese ormai  assai più adatte  dei corpi idrici sotterranei, spesso salinizzati.  Insomma, rendere  reale  il contenuto del Piano ( per  l’applicazione  del quale la Regione dispone oggi di un miliardo, 150 milioni  a fronte  del miliardo e 900 milioni necessari) occorre utilizzare  con intelligenza  l’acqua  disponibile, bene sempre meno scontato.