COMUNICATO STAMPA DELL’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI DEL 15-02-23
Bankitalia, faro su aumento costi dei conti per inflazione
Unc: parole sante, costo c/c deve scendere
La Banca d’Italia ha richiamato le banche a valutare con estrema attenzione le comunicazioni ai propri clienti di aumento dei costi dei conti correnti a causa dell’alta inflazione, ricordando che l’incremento dei tassi di interesse aumenterà la loro redditività e consentirà di compensare i costi indotti dall’inflazione oltre che permettere di alzare il rendimento dei conti deposito, che sono stati azzerati negli anni scorsi.
“Parole sante! Giustissimo l’appello di Bankitalia. Le banche in questi anni hanno dato zero interessi per i depositi in conto corrente, anzi alcune hanno addirittura aumentato gli oneri per punire chi aveva depositi troppo elevati. Più soldi gli davi e più erano scontente. Una situazione assurda e paradossale” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Già nel 2021, secondo gli ultimi dati di Bankitalia, la spesa per la gestione di un conto corrente è cresciuta di 3,8 euro, +4,2%, raggiungendo l’importo di 94,7 euro. Nel 2022, poi, le spese bancarie sono salite in media del 3,3% rispetto al 2021, ma con una preoccupante impennata, passando, secondo i dati Istat, dal +2,3% tendenziale di gennaio 2022 al +5,8% di dicembre 2022. Una corsa al rialzo che non solo deve cessare immediatamente, ma va subito invertita la rotta. Quanto al diritto di recesso senza spese invitiamo i consumatori a segnalarci ogni eventuale abuso, pronti a segnalarlo alle autorità di vigilanza” conclude Dona.
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