Amici gourmet,
questo febbraio, in occasione del Produttore del Mese, abbiamo deciso di portarvi all'interno del carcere “Due Palazzi” di Padova per scoprire la splendida realtà di Pasticceria Giotto.
Dal 2005 fino ad oggi più di 200 detenuti sono stati guidati in un percorso formativo e professionalizzante nell'arte dell'alta pasticceria e non solo: il laboratorio di pasticceria è affiancato dal reparto di confezionamento e logistica dove i dolci vengono vestiti e preparati per la spedizione.
Quello di Pasticceria Giotto è un modello virtuoso, che sempre più spesso viene raccontato nel mondo, perché offre uno strumento riabilitativo concreto e sopratutto un luogo dove mettersi alla prova prima di tornare in società.
LA STORIA
“Più di quindici anni fa ha preso vita il progetto Pasticceria Giotto, una scommessa. Oggi è una realtà: un laboratorio di pasticceria professionale all’interno di un carcere che sforna dolci artigianali con il rigore che l’alta pasticceria impone”
– Pasticceria Giotto –
Nel 2005 “Pasticceria Giotto” ha portato il suo laboratorio nel carcere “Due Palazzi” di Padova per lavorare fianco a fianco con i detenuti. Fino ad oggi più di 200 sono stati guidati in un percorso formativo e professionalizzante nell’arte pasticciera e non solo. Il laboratorio di pasticceria è affiancato dal reparto di confezionamento e logistica dove i dolci vengono vestiti e preparati per la spedizione. A rendere possibile tutto questo è il lavoro di professionisti del settore che hanno scelto di svolgere le loro attività in carcere. I team sono formati e seguiti dall' ufficio sociale di “Pasticceria Giotto” che collabora attivamente con l’istituto penitenziario per la selezione e la formazione dei detenuti.
“Il nostro obiettivo è che il lavoro in carcere sia un ponte tra il mondo fuori e dentro, uno strumento riabilitativo concreto, un luogo dove le persone possano mettersi alla prova prima di tornare in società”
– Pasticceria Giotto –
IL PROGETTO SOCIALE
Il lavoro funge da normalizzatore delle tensioni, alimenta una visione positiva del domani, rompe la routine fisica e mentale. Questo si traduce in un risparmio di costi medici e disciplinari e alimenta un processo virtuoso che culmina nell'abbassamento del tasso di recidiva, ovvero la probabilità di tornare a delinquere dopo aver scontato la pena.
-
53.129 detenuti presenti negli istituti di pena in Italia al 31 luglio 2021
-
937 lavoranti in tutta Italia all'interno del carcere per conto di imprese e cooperative
-
367 in Veneto i lavoratori in carcere per conto di cooperative o imprese
-
più di 200 i detenuti coinvolti nel progetto di pasticceria in questi anni
“Il nostro lavoro nasce sulla base di alcune premesse fondamentali presenti nella Costituzione Italiana, art 27: “La responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
– Pasticceria Giotto –
*************************************************************************************************
Tra tutte le meraviglie che sforna e realizza Pasticceria Giotto quotidianamente, abbiamo deciso di selezionare delle piccole prelibatezze, che una volta in bocca sprigionano un'esplosione armonica e avvolgente di sapori e sensazioni!
CONFEZIONE CREMINI 9 PEZZI
9 cremini pensati in 3 gusti per dare risalto all'abbinamento del cioccolato con la frutta secca. Tre ricette golose che divertono il palato con i contrasti sapidi del sale di Pirano, chiamato anche l'oro bianco sloveno, e con quelli agrumati dell'arancia e del bergamotto.
Il cioccolato utilizzato da Pasticceria Giotto è selezionato da ICAM, un’azienda italiana che lavora in tutto il mondo con una grande missione etica: convertire le colture di cocaina in piantagioni di cacao.
