IL PRESIDENTE DELLA SOCIETA’ ITALIANA CHIRURGIA DELL’OBESITA’ SUL DECESSO DELLA PAZIENTE OPERATA ALL’HUMANITAS: CHI AFFRONTA L’INTERVENTO NON LO FA PER ESTETICA MA PER EVITARE RISCHI ANCORA PIU’ GRAVI PER LA SALUTE

Gentili amici e colleghi, 

con riferimento al decesso della giovane paziente Anna Giugliano all'Humanitas di Rozzano, vi trasmetto questa nota del Presidente della SICOB (Società Italiana Chirurgia dell'Obesità e Malattie Metaboliche), augurandomi che possa trovare spazio nelle vostre finestre informative. 
Per qualunque approfondimento con il Prof. Zappa siamo a vostra disposizione. 
Un saluto cordiale a tutti e buon lavoro
Simonetta de Chiara Ruffo

NOTA PER LA STAMPA

Dichiarazione del Presidente Società Italiana Chirurgia dell'Obesità e Malattie Metaboliche sul decesso della paziente operata di chirurgia bariatrica al Centro Humanitas di Rozzano:

”Chi affronta l'intervento non lo fa per fini estetici ma per evitare rischi ancora più gravi per la salute”.

 

 

Milano, 28 marzo 2023.  Con riferimento alla triste notizia del decesso di Anna Giugliano, operata per obesità presso il centro Humanitas di Rozzano, il Prof. Marco Antonio Zappa, Presidente della SICOB (Società Italiana Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche) esprime il cordoglio e la vicinanza della SICOB alla famiglia della ragazza. Ritiene però importante fornire alcune precisazioni per evitare il diffondersi di notizie fuorvianti: ”Premesso che non sappiamo come si sono svolti i fatti che sono allo studio degli inquirenti, mi preme ribadire che la chirurgia bariatrica non è, come molti pensano, un intervento di tipo estetico; il paziente obeso infatti è  tra i soggetti più a rischio per le numerose complicanze che possono derivare dalla stessa obesità, come patologie cardiovascolari,  diabete e cancro, spesso con conseguenze mortali. Per cui chi decide di affrontare un intervento bariatrico lo fa per recuperare una buona qualità di vita e prevenire patologie ancora più gravi. Basti pensare che se non esistesse l’obesità nel mondo il tasso di tumori nell’uomo calerebbe dell’11,5%, nella donna del 13,5%. Ma come tutti gli interventi chirurgici può comportare dei rischi, anche se in percentuale minima, grazie al fatto che in Italia è eseguito nel 92% dei casi in laparoscopia e dai chirurghi tra i migliori al mondo. Infatti oggi se la chirurgia del colon in Italia determina un rischio di mortalità a 30 giorni dall’intervento del 6-7% e la colicistectomia dello 0,5%, la percentuale di rischio della chirurgia bariatrica precipita allo 0,08%. Per questo motivo, sento di dire ai pazienti di continuare ad affidarsi agli specialisti, perché il rischio di mortalità è molto più basso di tanti altri interventi definiti “comuni” e “di routine” e i benefici sono di gran lunga superiori ai rischi”.

 

Simonetta de Chiara Ruffo

Ufficio Stampa SICOB

cell: 3343195127

Email: simonettadechiara@gmail.com 

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