Agenzia nr. 1521 – I lavori della Commissione bilancio e programmazione

 
ANNO XX
Numero 1521
18/07/2023
Pubblicato in Bari

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I lavori della Commissione bilancio e programmazione

La Commissione bilancio e programmazione, presieduta da Fabiano Amati, ha espresso parere favorevole a maggioranza in merito alla deliberazione dell’Ufficio di presidenza contenente il rendiconto del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2022.

Nel corso dei lavori si sono svolte le audizioni che hanno riguardato la verifica sullo stato di programmazione finanziaria per la realizzazione di nuove strutture ospedaliere e sanitare ed inoltre, lo stato di attuazione di norme in materia sanitaria.

In particolare, nell’ambito della verifica periodica sullo stato di attivazione della programmazione finanziaria di progetti per l’edilizia ospedaliera, nella seduta odierna l’attenzione è ricaduta sul nuovo ospedale di Maglie-Melpignano e del Nord Barese.

Costruzione ospedale Nord Barese
Nello specifico, per l’ospedale del Nord Barese è intervenuto il responsabile dell’Area tecnica dell’Asl BT,  il quale ha riferito che sono stati rispettati i tempi da quando è stata deliberata la gara di affidamento per la progettazione, le cui offerte economiche sono state presentate entro la data di scadenza del 19 giugno e sulle quali la Commissione aggiudicatrice ha già espresso il giudizio. Si dovrà attendere la data del 31 luglio, con un mese di anticipo rispetto al cronoprogramma, per poter aggiudicare la gara del progetto definitivo.
L’aggiornamento sul punto è previsto per la fine di settembre.
 

Costruzione ospedale Maglie-Melpignano
In ordine alla realizzazione della struttura ospedaliera del sud Salento, sono intervenuti il direttore generale dell’Asl LE Stefano Rossi accompagnato dai dirigenti dell’Area tecnica e dai componenti del gruppo di progettazione, i quali hanno comunicato che rispetto alla seduta del 4 maggio scorso, sono state superate le problematiche inerenti l’individuazione della viabilità d’accesso al nuovo ospedale, grazie alla soluzione concordata con Anas di perseguire una procedura progettuale per gli svincoli con il nuovo tracciato di progetto, già approvato e aggiudicato, della strada statale 275, che porterà alla realizzazione di una bretella che servirà solo l’ospedale. 
Quanto allo stato dell’attività di progettazione, è stato detto che agli inizi di settembre sarà depositato il progetto completo. Pertanto, per poter stilare un cronoprogramma più preciso, la Commissione si aggiornerà per la prima seduta utile di settembre, convocando in audizione anche il direttore generale di ASSET ed il responsabile della struttura territoriale della Puglia di ANAS. 

Studio di congruità economico-finanziaria dei modelli innovativi nella logistica sanitaria
Altra tematica oggetto di audizione è stata la valutazione di congruità economico-finanziaria dei modelli innovativi nel settore della logistica in ambito sanitario.   
Sul punto è stato ascoltato il direttore amministrativo di Aress Francesco Fera che ha relazionato sullo studio avviato nel 2018, dicendo che sono stati realizzati due report di valutazione e analisi statistica e socio economica del 2018 e poi le linee guida con il capitolato nel 2019. Si tratta di uno studio legato all’ottimizzazione razionalizzazione dei flussi logistici del sistema sanitario regionale attraverso la realizzazione di magazzini centralizzati per la distribuzione dei farmaci e dispositivi medici e altre categorie di prodotti sanitari e non sanitari. Lo studio si è basato su dati del 2016, che teneva conto degli 82 magazzini attualmente ancora presenti, a servizio delle 10 aziende sanitarie. Lo studio ha preso in considerazione la previsione della distribuzione di magazzini suddivisa per strutture ospedaliere pari a 30, per strutture territoriali pari a 42 e altre 10 per strutture miste per un totale di 82. Questo studio ha condotto ad una riflessione legata soprattutto ad un’ottimizzazione e risparmio dei costi della distribuzione, in quanto l’analisi condotta dal Politecnico di Torino e dal Politecnico di Bari ha messo in rilievo come e quanto una riorganizzazione dei magazzini possa contribuire ad un risparmio notevole di natura economica, oltre che organizzativo e funzionale del servizio delle strutture ospedaliere territoriali.
Lo scenario che è stato ipotizzato prevede l’allocazione degli 82 magazzini in tre hub direzionali situati uno nell’area del nord della Puglia, uno nel centro e l’altro nel sud. Questi hub sostanzialmente verrebbero distribuiti per ragioni geografiche in tre aree diverse per consentire la distribuzione dei prodotti farmaceutici e dispositivi medici in maniera ottimale ed equilibrata a cavallo anche tra le diverse aziende sanitarie.  Sono stati ipotizzati i territori di Cerignola per le Asl FG e BT e l’ospedale “Riuniti”, la zona industriale di Bari per il Policlinico di Bari, l’Asl BA, l’oncologico e l’Ircss di Castellana e Tricase per le Asl LE, BR e TA. Nell’ipotesi di scenario previsto sono stati individuati tre scenari che cambiano sulla base delle tre variabili che sono il costo di mercato della riga, il trasferimento in esercizio del personale esistente negli 82 magazzini e la riduzione del costo dei farmaci e dispositivi medici. Si ipotizzano risparmi di spesa su un arco temporale di nove anni su tutti e tre gli hub quantificabili in 500 milioni di euro per lo scenario migliore, mentre per lo scenario medio il risparmio sarebbe di 248 milioni di euro e per lo scenario peggiore il risparmio si aggirerebbe intorno a 25 milioni di euro.
Nel merito è intervenuto l’assessore regionale alla sanità Rocco Palese per ribadire l’importanza dello studio che sembra essere decisivo per un miglioramento della funzionalità del sistema sanitario. Da qui, l’impegno a dare esecutività da parte della Giunta regionale a quello che oggi è uno studio. 

Localizzazione del Centro Ne.M.O.
La localizzazione del Centro Ne.M.O., che si occuperebbe di malattie neurodegenerative e neuromuscolari è stata valutata in sede di audizione, con l’ascolto del dirigente di Aress Ettore Attolini che nel corso del suo intervento ha ribadito l’importanza di dotarsi in Puglia di una struttura in cui viene fatta la presa in carico di pazienti affetti da queste patologie, che sono ad alta complessità assistenziale e perciò bisognose di cure multidisciplinari e specialistiche.
È stato chiarito che ad Aress è stato affidato l’incarico per individuare la soluzione più appropriata per l’istituzione del Centro compresa la scelta per la localizzazione e la stima dei costi. Aress si è fermato ad uno studio di pre fattibilità da cui emergono due aspetti: la presa in carico dei soggetti che si articola su una filiera di prestazioni e servizi e il modello organizzativo per soddisfare tutti i bisogni. Aress suggerisce una sperimentazione gestionale per un progetto di un modello che preveda 12 posti letto che avrebbe un costo per un triennio di 2,5 milioni di euro l’anno spalmato per i vari indici e un ricavo di 3,5 milioni di euro al termine del triennio. Inoltre, si prevederebbe come soggetto associante il privato e l’ospitato sarebbe una struttura pubblica.  
Nella proposta iniziale di Aress sono state individuate due fattibilità per l’allocazione del Centro: il Policlinico di Bari e la ristrutturazione del Di Summa di Brindisi che verrebbe rimodellato. Ma un’eventuale terza ipotesi è stata avanzata nel corso della seduta e potrebbe essere quella di far ospitare il Centro nel nuovo ospedale di Monopoli-Fasano. Ipotesi quest’ultima che è stata accolta favorevolmente dall’assessore Palese che ha dato formalmente l’incarico ad Aress di procedere  
L’aggiornamento sul punto sarà fatto nella prima seduta utile di settembre, dove Aress riferirà la localizzazione e saranno valutati i costi di realizzazione.

Protocollo operativo per donazione del sangue cordonale
Ultimo punto oggetto di audizione ha riguardato la richiesta del presidente Amati di attivare al più presto il protocollo operativo previsto dalla legge regionale per la donazione del sangue cordonale e l’incremento dell’attività della banca del sangue. 
L’assessore Palese nel merito ha rilevato che il Dipartimento salute, prima ancora di procedere all’attivazione del protocollo, ha ritenuto opportuno provvedere alle modifiche contenute in un disegno di legge che sarà approvato nella prossima seduta consiliare, con cui vengono accolte le valutazioni emesse dal Ministero della Salute, in potenziale contrasto con la Costituzione.