da Payden & Rygel – Chart of the week – Lasciamo perdere la sfera di cristallo

Buongiorno,

 

di seguito e in allegato inviamo la Chart of the Week a cura dell’Economic Team di Payden & Rygel, che analizza gli ultimi dati sull’inflazione Usa pubblicati la scorsa settimana.

 

Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni.

Un caro saluto,

Laura Morreale

 

 

Il mercato è ormai concorde nel ritenere che le banche centrali, che si tratti della BCE o della Fed, abbiano terminato il ciclo di rialzi dei tassi: una previsione basata anche sulla convinzione che l’inflazione si stia affievolendo. Anche i futures sui Fed funds stanno prezzando una “normalizzazione” dei tassi da parte della Fed a circa 70 punti base nel corso del prossimo anno. Pur riconoscendo i progressi compiuti sul fronte dell’inflazione, però, il futuro appare ancora incerto e lascia spazio allo scetticismo. Il rapporto sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) statunitense di agosto, pubblicato questa settimana, ha mostrato un’accelerazione dell’inflazione core (che esclude le componenti alimentare ed energetica), salita allo 0,28% su base mensile dopo l’aumento di appena lo 0,16% di luglio. I servizi core, come ad esempio gli affitti, hanno registrato un aumento dello 0,37% in agosto, il più rapido da marzo. Se la lettura del CPI core dovesse rimanere ai livelli di agosto, l’inflazione sarebbe ben al di sopra del 3% anche all’inizio della prossima estate, un livello troppo alto per i gusti della Fed. Uno scenario peggiore poi si aprirebbe qualora l’inflazione accelerasse, come accaduto nel primo trimestre del 2023. Non vogliamo spaventarvi, ma convincervi che sono molti e differenti gli scenari possibili.

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