Agenzia nr. 1499 – La stasi che muove-storie di donne caregiver, il 16 settembre a San Pietro in Lama evento di sensibilizzazione sul ruolo della donna negli ambiti di cura

 
ANNO XX
Numero 1499
12/09/2023
Pubblicato in Bari

Direttore Responsabile: Laura Sutto
Redazione: Via Capruzzi, 204 – 70124 Bari – Tel 080.540.23.66 – Fax 080.541.40.64
Posta Elettronica: ufficiostampa@consiglio.puglia.it – Sito Web: http://www.consiglio.puglia.it

Iscritto al Registro Pubblico della Stampa del Tribunale di Bari in data 25/02/2003


La stasi che muove-storie di donne caregiver, il 16 settembre a San Pietro in Lama evento di sensibilizzazione sul ruolo della donna negli ambiti di cura

Sabato 16 settembre alle 18,00 presso la Biblioteca Comunale di San Pietro in Lama, “La stasi che muove – storie di donne caregiver”, evento di sensibilizzazione sul ruolo della donna negli ambiti della cura, organizzato dall’ass. JUST aps – Accademia di Coralità Emozionale e Scienze Umane, con il contributo del Consiglio regionale della Puglia nell’ambito del bando “FUTURA. La Puglia per la Parità”.

L’evento dibattito, in partnership progettuale con l’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di San Pietro in Lama, è un contenitore di numerose testimonianze di donne caregiver, di professionisti nell’abito della cura e di associazioni che si occupano del ruolo della donna, nei diversi ambiti di formazione, prevenzione e tutela, soprattutto in condizioni di fragilità, emarginazione e violenza, per sensibilizzare ad una maggiore consapevolezza sociale, che contrasti l’iniquità e gli stereotipi socio-culturali che troppo spesso limitano l’osservazione della figura e delle potenzialità femminili. 

La vita della donna caregiver ruota intorno alle esigenze della persona di cui si prende cura, maggiormente nel caso di un familiare stretto, e spesso si divide tra necessità di accudimento e compiti propriamente di gestione quotidiana. La gravità della sofferenza immobilizza, cristallizza le funzioni di elaborazione del dolore, rendendo impotente sia l’ammalato che il caregiver, compromettendo in modo severo il senso di mobilità emotiva e fisica di entrambi. 

Ma la stasi non si esaurisce in sé, anzi, molto spesso il coraggio e l’affetto muovono ad un impegno generativo di cura sociale che, attraverso l’evento, vuole aprire le porte della realtà familiare, per investire l’intera comunità, affinché ci si possa convincere delle potenzialità della cura, che si moltiplicano nel riconoscimento della dignità e del diritto alla vita.

A seguire, alle ore 20, “sConcerti d’Umano” un concerto di coralità emozionale e motivazionale./comunicato 

ARTICOLI RECENTI
Video