Agenzia nr. 1668 – l Lavori della Commissione IV Industria, Commercio, Artigianato, Turismo – Primo lancio

 
ANNO XX
Numero 1668
28/09/2023
Pubblicato in Bari

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l Lavori della Commissione IV Industria, Commercio, Artigianato, Turismo – Primo lancio

Giornata di audizioni per la IV Commissione consiliare presieduta da Francesco Paolicelli.

Disegno di legge di modifica alla legge in materia di forese e filiere forestali.

in vista dell’esame in commissione e della presentazione in Aula del disegno di legge di modifica  alla legge regionale 21 marzo 2023 n° 1 “Legge in materia di forese e filiere forestali e disposizioni diverse”, hanno chiesto di essere ascoltate le organizzazioni di rappresentanza del settore agricolo, in particolare per evidenziare la non corretta – a loro avviso – equiparazione  nel testo di legge dell’imprenditore agricolo professionale, quindi su proprietà privata,  con i consorzi forestali  e altre forme di gestione di natura pubblica.

Le associazioni di categoria, chi sul momento, chi riservandosi di presentare documenti scritte, hanno chiesto in sintesi di apportare delle modifiche che tutelino le aziende agricole e le misure di forestazione.

Poiché la proposta di modifica della legge sarà discussa in Commissione IV il 12 ottobre, l’assessore all’agricoltura Donato Pentassuglia ha rinviato a quella la valutazione del merito degli emendamenti, raccomandandosi di presentarli in tempo utile ad un esame da parte degli uffici. E ha concluso evidenziando che quello della forestazione “è un tema strategico su quale si è già al lavoro per individuare strumenti di corretta gestione e priorità nell’utilizzo dei fondi disponibili”.

Allarme invasione pappagalli verdi

Le organizzazioni di rappresentanza degli agricoltori sono state sentite anche in merito all’allarme dovuto all’invasione dei pappagalli verdi. L’audizione delle associazioni e dell’assessore all’agricoltura, Donato Pentassuglia, è stata richiesta dal consigliere Michele Picaro (FdI) per l’enorme danno provocato dai parrocchetti monaci alle coltivazioni del Barese e del Nord Barese, in particolare di mandorle. “La produzione di mandorle”, ha evidenziato Picaro, “copre il 33 per cento del totale nazionale. L’emergenza pappagalli sta inducendo alcune aziende a riconvertire le produzioni, perdendo quote di mercato”. Per questo ha chiesto, supportato dalle associazioni degli agricoltori, un intervento urgente da parte della Regione. Non solo di tipo compensatorio di eventuali perdite ma, soprattutto, di eliminazione del problema, ricordando le misure adottate per la eccessiva proliferazione dei cinghiali.

Pentassuglia ha riferito che con il presidente della Commissione, Paolicelli, hanno già affrontato in modo approfondito la questione ed è stato richiesto uno studio da parte dell’Università degli Studi di Bari per individuare possibili soluzioni. L’università ha consegnato una relazione il 19 settembre che è ora all’esame della Giunta. Si è evidenziata comunque la necessità di conciliare le misure da adottare con le disposizioni governative e comunitarie e che in proposito l’assessore ha chiesto un parere a Ispra. “Nelle more della relazione di ispra”, ha assicurato l’assessore, “ho già avviato l’interlocuzione con i ministeri competenti per avviare quanto prima le misure di contenimento, sulla base dello studio presentatoci dall’Università”.

Moria delle produzioni di mitili nel Mar Piccolo

“E’ indubbio che la soluzione della crisi che ha investito il settore della mitilicoltura debba partire dalla bonifica del primo seno del Mar Piccolo”. Questa la conclusione dell’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia dopo l’audizione delle associazioni di mitilicultori tarantini su richiesta dei consiglieri Massimiliano Stellato e Massimiliano Di Cuia, “ma la sede appropriata per questo intervento è Taranto. E’ lì che si devono trovare le soluzioni”. Un modo per evidenziare che l’assessorato all’Agricoltura può fare una parte, per esempio nelle misure di ristoro, e nell’utilizzo dei fondi Feampa e nella promozione del prodotto sui mercati, ma molta parte, quella relativa alle bonifiche, interessa il Comune, il prefetto e il settore Ambiente, sia  regionale sia nazionale.

Il consigliere Stellato (Misto), introducendo il tema, ha quantificato i danni in circa 7mila tonnellate di prodotto allevato (il 50% del totale) e le perdite economiche in 5 milioni di euro. Perdite che si ripresenteranno anche l’anno prossimo per l’impossibilità di far crescere il seme in ambiente adatto.

E’ passato quindi all’esame delle soluzioni sul tavolo: “La Regione ha fatto un bando per il ristoro fino al 300mila euro dei coltivatori di cozze. Una misura condivisibile ma che non è riuscita a raggiungere tutta la platea degli operatori. Sarebbe quindi opportuno riproporre la misura, ampliando il budget ed allargando le maglie per l’accesso”.

Secondo punto; “Gli istituti di ricerca hanno individuato la possibilità di misure temporanee, spostando i mitili dal mar piccolo al mar grande per un periodo di 30/45 giorni. Una misura che richiederebbe un impegno economico risibile, sui 400mila euro. Perché non si procede?”

Ultimo punto: Si era partiti con le bonifiche. Il commissario straordinario aveva individuato una soluzione che doveva costare circa 200 milioni. Cambiato il commissario quella soluzione si è bloccata, e il costo è lievitato a un miliardo. In ogni modo occorre ripartire con l’unico modo radicale di eliminare il problema”.

Anche i consiglieri Scalera e Di Cuia sono intervenuti per evidenziare la necessità di agire innanzitutto sul piano delle bonifiche e nel frattempo ricorrere alla possibilità di decontaminazione dei mitili con un passaggio dal secondo seno del mar Piccolo, al Mar Grande. Intervento non semplicissimo, secondo l’assessore al Demanio del Comune di Taranto, per il coacervo di interessi che insistono in quell’area e che devono essere conciliati.

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