Agenzia nr. 1751 – Commissioni I e III in seduta congiunta: riduzione spesa per dispositivi medici, audizione dei direttori Asl

 
ANNO XX
Numero 1751
09/10/2023
Pubblicato in Bari

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Commissioni I e III in seduta congiunta: riduzione spesa per dispositivi medici, audizione dei direttori Asl

Le Commissioni I (Bilancio) e III (Sanità) oggi, su richiesta dell’assessore alla sanità Rocco Palese, hanno ascoltato i rappresentanti delle Asl e il dirigente regionale Sezione farmaci, Paolo Stella, in merito alla proposta di legge a firma Fabiano Amati, Ruggero Mennea e Sergio Clemente per la riduzione della spesa per dispositivi medici.

La proposta di legge prevedrebbe la decadenza automatica per il direttore generale Asl che non riuscisse a raggiungere gli obiettivi posti annualmente dalle delibere di giunta regionale.

L’audizione ha fatto seguito alla precedente seduta della III commissione in cui erano emersi bisogni di approfondimento prima di esprimere il voto sulla legge.

L’audizione dei direttori generali o dei loro delegati ha evidenziato come in nessun caso, anche laddove si registrino dei miglioramenti nella spesa, gli obiettivi siano raggiunti o raggiungibili.

I dirigenti delle Asl hanno fatto presente l’intrinseca contraddizione tra obiettivi come la limitazione della spesa da una parte e la riduzione – ad esempio – delle liste d’attesa. E, ancora, tra l‘aumento dell’attività e della produzione con il contenimento della spesa.

Quindi il presidente della I Commissione e primo firmatario della proposta di legge, Amati, ha chiesto a Stella come fosse possibile che la giunta ponga obiettivi che i direttori generali non possono raggiungere, rilevando che comunque “tutto ciò prescinde dalla eventuale approvazione della legge che non farebbe altro che collegare un effetto (la decadenza) al mancato raggiungimento di obiettivi che la Giunta, con le opportune valutazioni di fabbisogno e produzione, stabilisce annualmente”.

La risposta del dirigente ha teso a ricordare come la Giunta debba attenersi a disposizioni dello Stato per la fissazione dei tetti di spesa e che tale attività è disgiunta da eventuali ragioni di decadenza (regolata invece dalla legge 502 del 1992). “Del resto in tutta Italia ci sono forti difficoltà nel rispettare i tetti di spesa sui dispositivi medici e a fronte di una spesa media in Italia del 6,3 per cento sul fondo sanitario regionale la Puglia spende il 6,59, quindi è molto vicina alla media nazionale”. E tuttavia “non c’è dubbio che, se si dovesse approvare la legge che collega la decadenza ai tetti fissati sulla base della normativa dello Stato, tutti i direttori generali delle aziende pugliesi decadrebbero”.

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