da Pictet WM – Israele sotto attacco

Buongiorno,

 

Inviamo di seguito la flash note “Israele sotto attacco” a cura di César Pérez Ruiz, Head of Investments & CIO di Pictet Wealth Management con una view settimanale sulle principali tematiche globali e sull’andamento dei mercati finanziari (+ foto).

 

Restiamo a disposizione.

Un caro saluto,

 

Carla Parisi,

+39 3395796751

 

Israele sotto attacco

 

Un rapporto sull’occupazione statunitense molto migliore delle attese ha spinto i tassi obbligazionari a registrare la scorsa settimana un nuovo valore record negli ultimi 16 anni e ha incrementato la possibilità di un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve a novembre. Il numero dei lavoratori non agricoli è aumentato di 336 000 unità lo scorso mese, superando largamente le previsioni di consenso (170 000). Il tasso di disoccupazione è rimasto saldo al 3,8% e i salari orari sono aumentati dello 0,2% nel mese – livelli che denotano un mercato del lavoro solido e non surriscaldato. I dati robusti hanno alimentato i timori degli investitori sul fatto che i tassi possano rimanere elevati per un periodo prolungato, supportando il dollaro e spingendo i tassi decennali fino a quasi il 4,89% prima di chiudere la settimana al 4,8%. Questa settimana guarderemo i dati sui prezzi alla produzione e sui prezzi al consumo negli Stati Uniti, in uscita rispettivamente mercoledì e giovedì, per capire la direzione dei mercati. L’incertezza politica sul nuovo speaker della Camera dei rappresentanti e sulla legge finanziaria non aiuta le prospettive di bilancio pubblico negli Stati Uniti, in un momento di ingenti emissioni di obbligazioni e con il debito nazionale che ha raggiunto un picco di 33 trilioni di dollari. Sul fronte mercati, l’S&P500 ha chiuso la settimana in rialzo dello 0,5% e il Nasdaq ha guadagnato l’1,6%, mentre l’indice delle small cap statunitensi Russell 2000 ha perso il 2,2% (tutti dati in USD). Restiamo sottopesati sulle small cap, che sono più sensibili ai tassi rispetto alle large cap, avendo una proporzione maggiore di debito a cedola variabile.

 

In Medio Oriente, nel fine settimana Hamas ha sferrato un attacco su più fronti a Israele, inasprendo le tensioni nella regione. Il prezzo del petrolio sarà una indicazione delle potenziali conseguenze negative per l’economia. Con l’offerta già tesa, un aumento della produzione sarebbe cruciale. Gli eventi in Israele hanno avviato uno spostamento verso i beni rifugio e il dollaro USA si è rafforzato. Monitoreremo la situazione per vedere se il conflitto si allargherà ad altre regioni. Domenica Israele e il gruppo armato libanese Hezbollah, appoggiato dall’Iran, si sono scambiati colpi di artiglieria. Un potenziale ampliamento del conflitto aumenta l’importanza di detenere oro per finalità di copertura nei portafogli.

 

Questa settimana inizierà la stagione degli utili del 3° trimestre negli Stati Uniti, con la pubblicazione delle trimestrali di diverse grandi banche. Visti i maggiori rischi nei mercati, i risultati delle banche statunitensi si prospettano fiacchi. La stagione degli utili permetterà di capire se, malgrado le condizioni macro difficili, le imprese possono continuare a crescere. In caso affermativo, questo fornirà supporto ai mercati azionari. Le recenti notizie dal mondo corporate hanno evidenziato l’importanza del cashflow: le esperienze di un’impresa manifatturiera francese, le cui azioni sono crollate la scorsa settimana dopo un avvertimento sul cashflow, e di una banca britannica, costretta ad una transazione di finanziamento nel weekend, dimostrano che gli incidenti possono verificarsi. Con il rialzo dei tassi e i mercati azionari sotto pressione, appare sensato diversificare il portafoglio tra obbligazioni e azioni.

 

ARTICOLI RECENTI
Video