Agenzia nr. 1970 – I lavori della III Commissione Sanità

 
ANNO XX
Numero 1970
30/10/2023
Pubblicato in Bari

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I lavori della III Commissione Sanità

E’ stato rinviato alla prossima seduta di commissione l’esame della proposta di legge presentata dai consiglieri Fabiano Amati, Sergio Clemente, Ruggero Mennea e Mauro Vizzino per promuovere il passaggio da una gestione privata ad una interamente pubblica dell’esistente Presidio Ospedaliero di riabilitazione ad Alta Specialità di Ceglie Messapica.

L “Istituzione del Centro regionale di riabilitazione pubblica ospedaliera di Ceglie Messapica – CRRiPOCeM”, ha spiegato il proponente Amati, permetterebbe di superare il livello di prestazioni attualmente fruibili per farne un centro di eccellenza di riabilitazione dei neuro-moto-celebrolesi, anche con gravi patologie invalidanti, al quale si affiancherà il previsto “centro risvegli”.

Nella sua relazione Amati ha anche evidenziato che, allo stato, sembrerebbe che le somme erogate dalla Asl Brindisi, circa 9milioni e mezzo l’anno, al gestore privato siano “prive di titolo” da almeno 15 anni, in quanto dopo il primo affidamento della struttura (di proprietà pubblica) si è proceduto con proroghe di fatto. Per questo i consiglieri della Commissione hanno chiesto di sentire il direttore generale della Asl Brindisi per avere chiarimenti su due punti. Da una parte la natura dei rapporti tra Asl e privato, dall’altra sulla volontà della giunta regionale di riprendere la gestione pubblica della struttura.

Nelle more della audizione della direzione Asl, Amati ha presentato un emendamento di invarianza di spesa, individuando la spesa per la gestione diretta da parte di Asl in una cifra al massimo uguale a quella erogata al gestore attuale. Fatto salvo, ovviamente, l’incremento eventualmente connesso all’aumento delle prestazioni e poi all’avvio del centro risvegli.

La commissione presieduta da Mauro Vizzino ha poi ascoltato i rappresentanti delle Asl di Bari, Bat, Taranto, Brindisi e Lecce sui risultati ottenuti nella riduzione delle liste di attesa, soprattutto con attenzione, come chiesto dai richiedenti Debora Ciliento, Lucia Parchitelli, Pierluigi Lopalco, Enzo Di Gregorio e Michele Mazzarano, alla presa in carico dei pazienti e alle agende dedicate. Ne è emerso che, nonostante gli sforzi in atto – con diversa intensità – in tutte le Asl, appare difficile ridurre le liste, per lo più – come riconosciuto anche dal direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro – per la difficoltà nel limitare prescrizioni inappropriate.

Riguardo la specifica richiesta sull’utilizzo dei 30 milioni erogati dalla Giunta regionale sulla base di due diversi provvedimenti, prima in sede di assestamento di bilancio e poi di approvazione del bilancio di previsione 2023, Montanaro ha chiarito che circa 28mila 500milioni sono andati in parte (18 milioni) agli ospedali ecclesiastici e per il resto ad altre strutture private accreditate. “Questo”, ha spiegato, “perché il pubblico, data la permanenza di gravi carenze di personale, non avrebbe potuto farsi carico delle prestazioni aggiuntive richieste per recuperare il ritardo delle prestazioni dovuto alla emergenza Covid 19”. Si è comunque impegnato a consegnare ai componenti della commissione una sintetica relazione tecnica sulla distribuzione dei fondi e sui criteri di assegnazione.

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