Agenzia nr. 1986 – Officine automobiliste e ferroviarie FSE Lecce. Spiragli possibili dal tavolo convocato dalla Presidente Capone

 
ANNO XX
Numero 1986
31/10/2023
Pubblicato in Bari

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Officine automobiliste e ferroviarie FSE Lecce. Spiragli possibili dal tavolo convocato dalla Presidente Capone

Officine automobiliste e ferroviarie FSE Lecce. Due gli impegni presi durante il tavolo di confronto convocato dalla presidente del Consiglio regionale,  Loredana Capone e che si è tenuto  negli uffici  della Presidenza. Presenti le organizzazioni sindacali salentine Filt.Cgil Lecce, Fit Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal, che insieme alla Presidente Loredana Capone, all’assessore ai trasporti Anita Maurodinoia e all’amministratore delegato FSE Giorgio Botti stanno cercando di trovare soluzioni adeguate alla annunciata chiusura delle officine. 
L’amministratore delegato Giorgio Botti, su indicazione dalla presidente Capone e dell’assessore Maurodinoia, si è impegnato a garantire fino al 2026 che la sede dell’officina ferroviaria FSE di Lecce non verà chiusa, ma che la stessa resti a Lecce funzionante, verificando- nel mentre- la possibilità di dare seguito alla richiesta dei sindacati di individuare l’area dello scalo di Surbo come futura sede di tale attività.
Per quanto riguarda invece l’officina automobilistica FSE di Lecce (manutenzione autobus), Botti si è impegnato a mantenere in loco una squadra di pronto intervento ed a valutare, su richiesta delle organizzazioni sindacali, l’opportunità di dotare l’officina  di un magazzino di logistica, senza il quale la sede sarebbe priva di funzionalità.
I lavoratori, ha assicurato Botti, cosi come richiesto dalle organizzazioni sindacali, non saranno trasferiti ad altre sedi senza la loro richiesta esplicita. 
“Condivido le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali – ha spiegato la presidente Loredana Capone – è importante non aggiungere ulteriori disagi alle numerose criticità già accumulate nell’area salentina. E’ evidente che se dovesse essere dismessa l’officina di Lecce, sarà soprattutto l’utenza finale a risentirne ed a vivere il disagio:  studenti e studentesse nel periodo scolastico, pendolari che quotidianamente utilizzano i mezzi pubblici, visitatori nel periodo estivo. Non essendo state intaccate o alterate in alcun modo le tratte che i mezzi percorrono ogni giorno, delocalizzare l’officina manutentiva al di fuori del territorio salentino, significherebbe non garantire l’intervento tempestivo in caso di avaria del mezzo.  E’ necessario  –  ha ribadito la Presidente Capone- cercare altre possibilità, altri immobili nella stessa zona. Solo in questo modo si potrà garantire lo standard ed il tipo di servizio necessario per assicurare l’attività manutentiva di cui i mezzi avranno bisogno”. D’altra parte è importante concludere celermente i lavori di elettrificazione della metropolitana di superficie per avere finalmente nel Salento una ferrovia degna della modernità “ 
 I sindacati alla luce degli interventi emersi hanno proposto l’individuazione di un unico polo della manutenzione automobilistica e ferroviaria presso lo scalo ferroviario di Surbo, dove già oggi insiste una parte delle manutenzioni di Trenitalia.
“Realizzare una grande officina bus e treni a Lecce è anche una nostra priorità  –  ha detto Giorgio Botti –  Quando ci siamo insediati nel 2017 la logistica della officina di Lecce era perfetta. Purtroppo quello che non andava bene erano gli impianti che ancora oggi sono poco tecnologici e non consentono di continuare a lavorare in maniera performante.  Abbiamo provato a cercare una nuova sede a Lecce per il settore della officina automobilistica – ha detto  ancora Botti, rispondendo  ai  sindacati – ma le due manifestazioni di interesse avviate da FSE  negli ultimi due anni, sono andate deserte e questo ci ha fatto perdere molto tempo senza trovare una soluzione concreta e poco costosa. L’unica  che abbiamo ravvisato  –  ha spiegato – è stata quella di dividere i due settori  ed esternalizzare il servizio di manutenzione delle autolinee. C’è grande attenzione per il Salento – ha concluso Giorgio Botti – del miliardo e 700 mila euro stanziato per i trasporti dai fondi strutturali e dal PNRR, circa 1 miliardo  dovrebbe essere destinato al Salento. Negli ultimi 4 anni ,FSE ha assunto 850 persone e  l’organico è aumentato di 200 persone senza aggravio di spesa. “Obiettivo di FSE è continuare ad andare in questa direzione, salvaguardando la tranquillità dei lavoratori e delle loro famiglie attraverso una gestione ottimale delle ricadute occupazionali di iniziative industriali che FSE ha fatto e continuerà a fare”.
Il 2026 sarà determinante per FSE perchè  tutti i progetti in essere finanziari dal PNRR  dovranno essere portati a termine e, contestualmente, dovranno essere avviate le gare per gli affidamenti del servizio automobilistico (TPL su gomma). In tale scenario, nel settore automobilistico potrebbero non essere possibili degli investimenti a lungo tempo da parte di FSE a seguito della scadenza del mandato automobilistico.
“Ci sono numerosi progetti sulle linee FSE del Salento  –  ha sottolineato l’assessore Maurodinoia –  Obiettivo della Regione è quello di portare a termine una serie di cantieri entro la fino del 2026. Vogliamo concludere, nonostante le numerose difficoltà, il progetto  di elettrificazione della linea ferroviaria Adriatica. Le attenzioni al Salento – ha ribadito l’assessore – ci sono e sono molteplici. Anche quest’anno abbiamo potenziato il progetto provinciale di Salento in Bus  ed abbiamo provveduto anche a implementare ulteriormente le corse scolastiche già attive sul territorio”.
Le parti si sono impegnate ad incontrarsi dopo il 30 novembre per una definizione più dettagliata della situazione.

 

Allegati:

CApone incontro con i sindacati.jfif
Capone incontro sindacati 2.jfif

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