ROVERETO (TN), 17 novembre 2023 – (l.s.) “La meteorologia e le previsioni meteorologiche possono prepararci ai cambiamenti climatici. Sono un fondamentale strumento di adattamento al cambiamento climatico”. Meteorologo, divulgatore ambientale, esperto di clima e scrittore, Luca Lombroso apre il Festivalmeteorologia 2023 con la presentazione di due libri – “Attenti al meteo” e “Il tesoro sommerso” – avvenuta ieri, 16 novembre 2023 a Palazzo Alberti Poja della Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto.
Un momento per riflettere su quelle che definisce le meteo bufale e per dare qualche indicazione su come difendersi dai “ciarlatani del meteo”. Un tema questo divenuto centrale, afferma Lombroso, con il diffondersi di internet e ancor di più con l’esplosione dei social network. “L’informazione, la formazione, la professione possono aiutarci a capire chi è affidabile e chi non lo è. E aggiungo anche la deontologia professionale da parte di chi comunica le previsioni meteo – ha spiegato Lombroso -. Negli ultimi anni la situazione è un po’ migliorata. Circolano ancora meteo bufale, ma l’utente adesso è un po’ più scaltro. Sa per esempio che deve diffidare di titoli con termini inappropriati quale la famosa bomba d’acqua… Comincia a sapere che deve informarsi nei siti istituzionali, in quelli commerciali o amatoriali o delle associazioni che si avvalgono di professionisti certificati. Rimane comunque un certo rumore di fondo in internet, che credo sia un po’ dappertutto. C’è un po’ la regola spietata di Google: se una parola fa audience, non citarla significa che l’utente non ti trova. Bisogna perciò trovare un equilibrio su cosa e come comunicare le previsioni meteo”.
Da qui l’importanza di una buona comunicazione che deve avere, per Lombroso, basi scientifiche e non deve essere, per forza di cose, mirata a fare “acchiappa like” a tutti i costi. “Significa comunicare avendo presente chi è l’utente – aggiunge il meteorologo -. La comunicazione cambia a seconda che l’utente sia il pubblico generico, sia uno studioso di meteorologia, sia un alpinista o un ciclista. Ognuno ha un linguaggio diverso, esigenze diverse. Rispetto agli anni ’90, le cose sono cambiate. Collaborando con un sito internet, so che bisogna adattarsi al linguaggio del web, imparare, per esempio ,che l’articolo deve essere impaginato in un certo modo, che bisogna inserire delle parole chiave… Sono cose che ho imparato, diciamo così, sul campo ma che adesso fanno parte di una vera e propria scienza”.
Ma la meteorologia e le previsioni meteo possono aiutare a prepararci agli impatti del cambiamento climatico? Lombroso ne è convinto: “Le previsioni meteo sono uno strumento di adattamento – conclude Lombroso -. Alla scorsa Cop 27, in Egitto, è stato annunciato dall’Organizzazione meteorologica mondiale un grande piano di investimenti per consentire a tutti i cittadini di poter contare su allertamenti meteo, che sono uno strumento fondamentale per la sicurezza. Certamente possono essere migliorati, a volte non sono ben percepiti dal cittadino ma senza l’allerta rossa, ad esempio, in Emilia Romagna il bilancio, che pure è stato drammatico, probabilmente sarebbe stato ancora peggio. Dobbiamo attivarci molto su questo fronte e penso che la meteorologia sia da inserire in pieno nei piani di adattamento ai cambiamenti climatici”.
“La meteorologia, come tutte le discipline scientifiche, ha i suoi aspetti tecnici e ha un suo linguaggio ma deve parlare a tutti perché tutti sono interessati agli eventi meteorologici e, quindi, hanno anche diritto di sapere che cosa succede – commenta infine il professor Dino Zardi, responsabile scientifico del Festival e presidente di AISAM, l’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia (AISAM), che con l’Università degli Studi di Trento, il Comune di Rovereto e la Fondazione Museo Civico di Rovereto organizza l’evento. “Il vantaggio di un Festival è quello di essere un incontro abbastanza informale: non è un convegno, non è una fiera- conclude Zardi -. È un incontro di diversi soggetti che pur mantenendo il rigore scientifico ma si rivolgono a un pubblico molto ampio e quindi cerca di usare un linguaggio accessibile a tutti e di avvicinare le persone alla meteorologia”.
Il programma di oggi
La nona edizione del Festivalmeteorologia sarà inaugurata ufficialmente oggi, venerdì 17 novembre alle 14.30, al Palazzetto dello Sport di Rovereto alla presenza delle autorità. Dal mattino, è in corso la sessione di illustrazione del progetto “Citizen Science con le Scuole per salvaguardare e valorizzare i dati climatici”.
Alle 11.30, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente della Provincia autonoma di Trento (APPA) curerà l’incontro dedicato alla COP 2024, proponendo un dialogo con alcuni giovani che hanno partecipato alle edizioni passate delle COP e ad altri progetti promossi dall’associazione Viração&Jangada. Modereranno la sessione Lavinia Laiti (APPA) e Paulo Lima (Associazione Viração&Jangada).
Sempre nel pomeriggio di oggi, si entrerà nel vivo del tema di quest’anno con la sessione “Comunicare il meteo in un clima che cambia” curata dal Servizio di Protezione Civile del Trentino e moderata da Andrea Piazza.
Alle 17, al Laboratorio Arte Grafica della Biblioteca Civica si terrà la presentazione del libro “Martina la Meteorologa” di Isabella Riva. Alle 21, al teatro Zandonai, andrà in scena “Un viaggio tra cultura e natura”, spettacolo del Coro Torre Franca di Mattarello e del Coro Sant’Ilario di Rovereto, ideato e presentato da Isabella Riva e Sergio Pisani, e con la regia di Samuele Giampietro e la partecipazione straordinaria di Giacomo Carbonara.
Il programma completo è consultabile online su www.festivalmeteorologia.it. La diretta delle sessioni è visibile in streaming su YouTube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=nSek5DQqMWw
FOTO PRESENTAZIONE LUCA LOMBROSO
https://drive.google.com/drive/folders/1GUp6fEbB7_GEe9_rn-IXgLM1hn0o0-Bi?usp=drive_link
VIDEO PRESENTAZIONE LUCA LOMBROSO
https://drive.google.com/drive/folders/11del2wQBBfUj3qWOhnDHe6DephgoQkKs?usp=drive_link
Intervista Luca Lombroso: 55 sec
Intervista Dino Zardi: min 6,26