IL LIBRO
“BIOAVVERSITÀ. Il vizio delle monocolture nelle terre alte” di Giannandrea Mencini è un’inchiesta sull’uso intensivo delle monocolture. Dopo aver indagato con “Pascoli di carta. Le mani sulla montagna” – Premio Leggimontagna 2021, Premio Internazionale di Letteratura Città di Como per la sezione saggistica 2022 e segnalazione al Premio Itas di Trento 2022 – le truffe e le speculazioni che coinvolgono gli alpeggi italiani, tra le pagine di questo volume l’autore intraprende un nuovo viaggio nelle Terre Alte per esplorare la perdita di biodiversità nel nostro Paese a causa del proliferare delle colture intensive.
In questo libro Mencini dialoga con diversi protagonisti per investigare la diffusione del Prosecco nel nordest, dei meleti in Val di Non e dei noccioleti in Centro Italia, riportando accurate testimonianze sulle conseguenze ambientali, sanitarie e sulla biodiversità, causate dalla diffusione delle monocolture in Italia.
Pagina dopo pagina i lettori scoprono non solo aspetti negativi, ma anche storie virtuose e vincenti, che vanno dal Veneto fino all’Alto Molise passando per il Lazio, a dimostrazione che è possibile anche un’agricoltura diversificata e sostenibile, basata sul rispetto del territorio e della sua storia rurale.
Autore Giannandrea Mencini – veneziano, giornalista e scrittore, si occupa di storia dell’ambiente e del territorio. Ha pubblicato numerosi saggi, libri e articoli, dove ha raccontato i problemi della salvaguardia di Venezia e del vivere in montagna, tra i quali ”Acqua in Piazza” (Lineadacqua, 2016), ”Vivere in pendenza. Scelte di vita che cambiano la montagna bellunese” (Supernova, 2019).
È stato fra i curatori con contributi specialistici del primo Rapporto sullo stato dell’ambiente 2000 (Provincia di Venezia, 2000) e dello Stato dell’ecosistema lagunare veneziano a cura del Magistrato alle Acque di Venezia (Marsilio, 2010). Ha ricevuto una menzione speciale nell’ambito della terza edizione del Premio Nazionale di ecologia Verde Ambiente per i suoi scritti sulle tematiche ambientali e di difesa del territorio.
Prefazione di Letizia Bindi – grossetana, docente di antropologia presso l’Università del Molise. Si occupa di storia delle discipline demo-etno-antropologiche, di rapporto tra culture locali, con particolare attenzione all’ambiente e alla valorizzazione dei territori.