Le criticità nei Pronto Soccorso di Castellaneta, Martina Franca e Taranto, sono state oggetto di un’interrogazione presentata dal consigliere regionale Renato Perrini (FdI). In particolare, Perrini, ha chiesto all’assessore alla sanità Rocco Palese come si intende organizzare la sanità tarantina e se è stato reperito il personale medico e le risorse umane, per evitare di correre il rischio di chiudere tutti gli ospedali del tarantino per poter aprire il nuovo ospedale, il San Cataldo. Su tale situazione, l’assessore Palese ha detto che non solo nei Pronto soccorso di Taranto ma anche nei Pronto soccorso regionali e, purtroppo, anche a livello nazionale ci troviamo in un contesto di emergenza, dovuto alla carenza di medici. La nostra Regione, però, ha evidenziato Palese, pare che sia l’unica che grazie ai medici e a tutti gli operatori sanitari, non sia stata costretta a far intervenire i gettonisti all’interno dei Pronto soccorso. In più, l’assessore ha manifestato forte preoccupazione su ciò che ha determinato la situazione di criticità nel sistema delle emergenze urgenze del Pronto Soccorso nell’intero Paese, riferendosi all’errore molto più grave di quello del numero chiuso negli accessi alle Facoltà di medicina, che è stato quello fatto, a partire dal 2001, nel non aver programmato il numero in base all’uscita delle persone che andavano in pensione. Sulla situazione specifica di Taranto, l’assessore ha riferito che la Regione sarà vigile affinchè i pronto soccorso siano nel complesso funzionanti e se ci dovesse essere la necessità, quando avverrà il momento dell’attivazione del San Cataldo o di altre strutture, la Regione si farà carico anche del personale necessario. Dalla risposta dell’assessore, il consigliere Perrini, ha rilevato di non essersi ritenuto soddisfatto, soprattutto per non avere dato una precisa risposta su come sarà riempita la nuova struttura ospedaliera e da dove sarà reperito il personale medico e para medico che vi dovrà operare.
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