Anche per il 2024 le stime di FederlegnoArredo non sono rosee. Oltre che su una virata economica, il settore spera in un cambio di passo politico. Ma il Paese va presidiato, per evitare che il Made in Italy diventi una ‘gabbia’. Nel perimetro di un export totale della filiera Legno-Arredo in flessione del 5%, quello verso la Cina nei primi sette mesi del 2023 segna una frenata importante, a doppia cifra (-20,6%).