Agenzia nr. 2248 – Minori e devianza. Ecco la proposta di legge della Commissione regionale antimafia   

 
ANNO XX
Numero 2248
30/11/2023
Pubblicato in Bari

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Minori e devianza. Ecco la proposta di legge della Commissione regionale antimafia   

Di seguito la dichiarazione del presidente Commissione regionale di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, Renato Perrini, a nome di tutti i commissari

“Fin dal primo momento dell’insediamento ed elezione a presidente della Commissione regionale di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, vale a dire dal luglio del 2021, l’obiettivo finale, di tutti i componenti della Commissione, è stato quello di arrivare a una Proposta di Legge in materia di prevenzione e contrasto del disagio, devianza e marginalità minorile.
“Un’esigenza che abbiamo avvertito anche a seguito delle tante notizie di cronaca che hanno come protagonisti i minori, bulli o vere e proprie baby gang in Puglia. Sono necessarie azioni e interventi sinergici tra le diverse istituzioni, mirati allo sviluppo di percorsi di prevenzione della devianza minorile, nonché di educazione alla legalità che disinnescano l’avvio di percorsi criminali. Pertanto al fine di arrivare a presentare il presente testo normativo abbiamo effettuato numerose audizioni, proprio per trovare una sinergia fra la Politica e chi stabilmente si occupa dei minori sia sul piano sociale sia sul piano giudiziario.
“La proposta di legge si articola in linee diverse di intervento e mira ad ampliare in modo  dettagliato e puntuale le azioni di prevenzione e gli interventi nei confronti del minore, partendo dal presupposto che il legislatore regionale per tutelare e promuovere il benessere psico-fisico, spirituale, morale e sociale dei bambini e degli adolescenti e per poter contrastare ogni tipo di devianza deve considerare il disagio giovanile come un malessere tipico dell’età adolescenziale, pertanto transitorio. Gli interventi – inoltre mirano a sostenere la genitorialità e l’attivazione di percorsi di formazione per le figure di riferimento (genitori, insegnanti, educatori) al fine di un tempestivo riconoscimento del disagio e delle condotte devianti.”