Il piano industriale di Aeroporti di Puglia e le prospettive dello scalo barese, sono stati gli argomenti trattati in conferenza stampa convocata dal consigliere regionale Fabio Romito (Lega). L’obiettivo era quello di fare un resoconto di quanto avrebbe detto il presidente di AdP Antonio Maria Vasile, convocato in audizione nella seduta odierna della V Commissione. Ma la sua assenza ai lavori, con la giustifica di non aver ricevuto l’invito, ha circoscritto la tematica principale dell’incontro con la stampa, con la richiesta alla parte politica di AdP di fare chiarezza sulla messa in mora da parte di Enac ad Aeroporti di Puglia. Il consigliere Romito ha fatto riferimento a quanto è contenuto nella lettera inviata dalla direzione centrale della programmazione economica e sviluppo infrastrutture di Enac, sull’attività di Adp, per il mancato rispetto dei termini entro cui la Società di Aeroporti di Puglia avrebbe dovuto predisporre e trasmettere il Piano quadriennale 2023-26 degli interventi da realizzare. Nella lettera di richiamo, infatti, è stato precisato che tale piano è stato trasmesso recentemente (il 25 ottobre 2023) e quindi in notevole ritardo rispetto alla richiesta originale del 16 settembre 2022, da cui ne deriva la non assicurazione di un’adeguata continuità e chiarezza nelle strategie di attuazione delle linee di investimento sugli aeroporti affidati in gestione. Inoltre, Romito ha evidenziato la necessità di chiarire i motivi per i quali i livelli degli investimenti rispetto al programmato non raggiunge neanche il 30 %, considerato che per il periodo 2016-2018 sono stati effettivamente realizzati il 25% dei lavori e per gli anni 2019-2022 il rendicontato è pari al 29% dei lavori pianificati. Da qui, dunque la sollecitazione di Romito di dare una sterzata all’attuazione degli investimenti, reiterando la richiesta di convocare in audizione il presidente di AdP. Un’altra questione sollevata in conferenza stampa dal consigliere della Lega è quella legata al caro voli, evidenziando che è fortemente percepita dai cittadini. A tal proposito, ha stigmatizzato che su alcune tratte c’è una ragione di monopolio, come la Bari-Milano Linate e di oligopolio per la Bari-Londra, rilevando nello stesso tempo che dove c’è la politica di incentivo bisogna intervenire per evitare un aumento eccessivo dei prezzi. E in definitiva, queste dinamiche commerciali che hanno visto la Puglia penalizzata dalle tariffe alte, sono state causate dalla mancanza di concorrenza. Il suo invito è inoltre di investire in campagne di promozione in Paesi ad alto reddito per fare in modo di portare in Puglia un turismo in grado di spendere, rendendola più attrattiva.
|