Le Collezioni di Arti e Culture Asiatiche del Museo delle Civiltà conservano un’ampia varietà di rappresentazioni del divino e delle divinità. Tra queste quella del dio Vishnu, di origini vediche, capace di appropriarsi delle regioni dei tre mondi percorrendoli in tre passi, nonché collegato al principio della luce che compenetra in sé l’universo e l’idea del dominio sullo spazio.
Nel rilievo che presentiamo Vishnu e Lakshmi vengono trasportati da Garuda, l’uomo-aquila, veicolo (vahana) di Vishnu. Della rappresentazione del dio resta solo un ampio frammento del busto nudo adorno di collane, in cui è possibile riconoscere lo shrivatsa, antico simbolo di buon auspicio realizzato come un fiore a quattro petali appuntiti. Vishnu stringe a sé la dea Lakshmi, seduta sulla sua gamba sinistra. La rappresentazione della dea rispetta l’ideale classico indiano di bellezza femminile, con vita sottile, ampi fianchi e seno prosperoso. Garuda è invece riconoscibile dalle gambe divaricate e flesse – convenzione iconografica dell’arte indiana con cui si indica l’atto di volare – con cui sostiene la coppia, volgendo loro lo sguardo.