Unione Naz. Consumatori su Istat stipendi

COMUNICATO STAMPA DELL’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI DEL 31-01-24

 

Istat: retribuzioni, +3,1% nel 2023

 

Unc: scandaloso, quasi la metà dell’inflazione

 

Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, nella media del 2023, l’indice delle retribuzioni orarie è cresciuto del 3,1% rispetto all’anno precedente.

“Scandaloso che le retribuzioni crescano nel 2023 solo del 3,1%, quando l’inflazione media annua dello scorso anno è stata pari, secondo l’indice Ipca, al 5,9%, ossia quasi il doppio, +5,7% al netto dell’energia. E’ un diritto del lavoratore avere una busta paga dignitosa, un diritto previsto dall’art. 36 della Costituzione che però è da anni sistematicamente violato” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Questa situazione vergognosa va a braccetto con il dato del tempo medio di attesa di rinnovo che segna un balzo inaccettabile dai 20,5 mesi di gennaio 2023 ai 32,2 mesi di dicembre 2023. Per questo da anni chiediamo che in caso di mancato rinnovo dei contratti si ripristini la scala mobile all’inflazione programmata, almeno per chi ha un reddito inferiore a 35 mila euro” conclude Dona.

 

Ufficio stampa: 338/4031534

 

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