Lotta allo spaccio, nelle Cerbaie anche i Carabinieri a cavallo del 4° Reggimento di Roma
Sulle tracce dei pusher tra bivacchi smantellati e l’impegno dei volontari di Fucecchio
Era una delle attività concordate tra i sei sindaci delle Cerbaie, di diverse estrazioni politiche – da sinistra a destra -, e le quattro Prefetture di Firenze, Pisa, Pistoia e Lucca durante l’ultimo Comitato interprovinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e puntualmente è stata avviata lo scorso weekend. Stiamo parlando dell’azione di deterrenza, tramite i Carabinieri a cavallo, per contrastare lo spaccio di stupefacenti nei boschi delle Cerbaie. Questa specifica forma di controllo del territorio, che proseguirà per due settimane, è stato avviata sabato scorso dagli agenti del 4° Reggimento a Cavallo dell’Arma dei Carabinieri di Roma. Una presenza che ha allontanato immediatamente i pusher dalle aree boschive dove sono rimasti però numerosi oggetti nei bivacchi utilizzati per l’attività di spaccio. Alimenti, bevande, batterie utilizzate per alimentare i telefoni cellulari, scontrini di acquisti appena fatti e utensili vari. Tutto questo materiale è stato recuperato da un gruppo di volontari di Massarella e Querce che, insieme agli agenti della Polizia Municipale, hanno seguito a distanza l’attività degli agenti, intervenendo per ripulire i boschi dagli oggetti abbandonati in fretta dagli spacciatori.
“Abbiamo avuto la riprova – spiega Spinelli – che gli impegni presi dalle istituzioni vengono mantenuti e che la lotta allo spaccio viene combattuta con grande serietà e rigore, sia dalle forze dell'ordine che dalle polizie locali. Ovviamente tutto questo non basta per vincere la “guerra” con le organizzazioni malavitose ma è una componente importante all’interno di una strategia più complessiva”.
Una strategia che prevede il rafforzamento della videosorveglianza, i controlli delle strade provinciali e comunali lungo le Cerbaie e i controlli delle abitazioni e dei ruderi sparsi nei boschi, spesso utilizzati dai pusher come basi per le loro attività.
“Il nostro Comune ha fatto e sta facendo quanto possibile – continua Spinelli – in tutte quelle azioni di controllo e di supporto alle forze dell’ordine. Ovviamente non può essere un’amministrazione locale a garantire la sicurezza e la lotta alla criminalità ma sicuramente stiamo facendo tutto quanto è nelle nostre possibilità e quanto consentito dalle norme. Certo sarebbe molto più efficace e rassicurante vedere sul nostro territorio corpi speciali come i Cacciatori di Calabria, un corpo specializzato e operativo dei Carabinieri che per lo stesso tipo di criticità è intervenuto recentemente nelle aree boscate intorno a Brescia. Ma queste sono decisioni che spettano al Governo e al Ministero dell’Interno”.