Come si racconta la crisi climatica? Cosa vuol dire realizzare una giusta transizione ecologica? Come si indaga un disastro ambientale? Con quali strumenti?
Vogliamo ragionarci insieme, attraversando un fine settimana in compagnia di collettivi indipendenti di giornaliste e giornalisti, di esperti di comunicazione e di divulgazione, di ricercatrici e ricercatori, di attiviste e attivisti, in compagnia di tante storie da ascoltare.
“Stiamo attraversando periodi di sconvolgimenti globali, tra conflitti per le risorse, disuguaglianze e venti di guerra e continuiamo a posticipare un cambio di rotta che sarà inevitabile. Ma per una virata occorre individuare gli strumenti giusti, costruire immaginari diversi – spiega Laura Greco, presidente di A Sud – È questo che puntiamo a fare con il festival: chiamare le cose col proprio nome. Insieme a chi racconta, studia e partecipa alle sfide del nostro tempo”.
Tra i nomi di questa prima edizione: Alberto Nerazzini direttore del DIG Festival; Giulia Innocenzi, autrice di “Food for Profit”, il documentario investigativo sugli allevamenti intensivi, Francesco Cancellato, Direttore di Fanpage.it, e ancora: Valentina Petrini, Sigfrido Ranucci, Ferdinando Cotugno, Stefano Liberti, Teresa Paoli assieme a tanti e tante altre.
In collegamento da Boston interverrà Elena Kostjučenko, reporter di Novaja Gazeta, tra le più importanti giornaliste d’inchiesta russe.
In cartellone anche il nuovo spettacolo di Giulio Cavalli, Seveso, dedicato alla memoria di uno dei più grandi disastri ambientali italiani, opera inedita co-prodotta da A Sud e Fandango libri.
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