da Pictet WM – Giappone: La BoJ elimina NIRP e YCC, ma mantiene l’allentamento monetario

Buon pomeriggio,

 

Inviamo di seguito e in allegato il commento “Giappone: La BoJ elimina NIRP e YCC, ma mantiene l’allentamento monetario”, a cura di Dong Chen, Head of Asia Macroeconomic Research di Pictet Wealth Management.

Restiamo a disposizione.

Un caro saluto,

Carla Parisi

+39 3395796751

 

Giappone: La BoJ elimina NIRP e YCC, ma mantiene l’allentamento monetario   

  • Come già ampiamente anticipato, alla riunione di marzo la Bank of Japan (BoJ) ha apportato modifiche significative al suo quadro di politica monetaria. In breve, la BoJ ha posto fine alla politica dei tassi d’interesse negativi (NIRP) e ha eliminato il controllo della curva dei rendimenti (YCC), ma continuerà a mantenere una politica accomodante attraverso gli acquisti di obbligazioni. La dichiarazione di politica monetaria non contiene alcuna indicazione di ulteriori rialzi dei tassi. A parte alcuni dettagli tecnici, la maggior parte di questi cambiamenti è in linea con le nostre aspettative. Dopo l’annuncio, lo yen si è indebolito e le azioni giapponesi hanno guadagnato.
  • Il principale significato dei cambiamenti odierni è che la BoJ non è più vincolata dal precedente quadro politico altamente restrittivo (sebbene tali restrizioni siano state gradualmente allentate nell’ultimo anno, da quando il governatore Ueda ha assunto l’incarico). Inoltre, gli effetti collaterali creati dalla NIRP, soprattutto per le banche, sono stati eliminati. Come abbiamo sostenuto in precedenza, questi sono i principali obiettivi che la BoJ sperava di raggiungere, invece di intraprendere una stretta monetaria.
  • Con il nuovo regime di politica monetaria, la BoJ si orienterà verso strumenti di politica monetaria più “tradizionali”, come il tasso di interesse a breve termine. In linea con questo cambiamento, il tasso overnight call non collateralizzato sarà il nuovo tasso di policy (in contrapposizione al tasso di interesse sulle riserve eccessive delle banche nel regime precedente), che sarà aumentato di 10 punti percentuali, passando da -0,1% a +0,1%.
  • La BoJ non si impegna più a mantenere alcun obiettivo di rendimento per i JGB a 10 anni, il che indica la fine dell’YCC. Tuttavia, la BoJ continuerà ad acquistare JGB per un importo “sostanzialmente identico a quello precedente”. Inoltre, “in caso di rapido aumento dei tassi di interesse a lungo termine, risponderà con prontezza aumentando l’ammontare degli acquisti di JGB e conducendo operazioni di acquisto di JGB a tasso fisso”. In altre parole, la BoJ è libera di effettuare acquisti di obbligazioni a suo piacimento senza alcun impegno preventivo né sul prezzo né sulla quantità. Ciò consente alla BoJ una grande flessibilità nel manipolare (e non nel “controllare”) la curva dei rendimenti senza restrizioni. In questo senso, l’YCC non è completamente scomparso.
  • La BoJ interromperà inoltre gli acquisti di ETF azionari e J-REIT giapponesi. Dal 2021, gli acquisti di azioni e J-REIT da parte della BoJ sono diminuiti drasticamente e ultimamente hanno raggiunto livelli trascurabili (grafico seguente). Pertanto, è improbabile che l’interruzione di questi acquisti abbia un impatto sul mercato nel breve termine.
  • La BoJ fornisce poche indicazioni sulla politica futura, ma afferma che continuerà a prestare attenzione agli sviluppi dei mercati finanziari e valutari e al loro impatto sull’attività economica e sui prezzi del Giappone. In particolare, la dichiarazione non contiene alcuna indicazione di ulteriori rialzi dei tassi.
  • Nel complesso, quindi, le ultime modifiche alla politica della BoJ non hanno portato molte sorprese e l’impatto sul mercato è piuttosto ridotto, come del resto la banca centrale aveva cercato di fare, a nostro avviso. In prospettiva, pur ritenendo che la BoJ possa avere un margine di manovra per aumentare ulteriormente i tassi di interesse nel lungo periodo, è probabile che proceda con molta cautela e gradualità. Per il momento non prevediamo ulteriori rialzi dei tassi nel 2024.

 

 

ENGLISH VERSION

Japan: BoJ scraps NIRP and YCC, but keeps monetary easing   

  • As widely anticipated prior to the March policy meeting, the Bank of Japan (BoJ) made significant changes to its monetary policy framework. In short, the BoJ put an end to the negative interest rate policy (NIRP), and removed the yield curve control (YCC), but will continue to maintain a accommodative policy stance through bond purchases. There is no indication for further rate hikes in the policy statement. Apart from some technical details, most of these changes are in line with our expectations. Post the announcement, yen weakened and Japanese equities gained.
  • The main significance of today’s changes is that the BoJ is no longer constrained by the previous highly restrictive policy framework (although these restrictions have been gradually relaxed over the past year since Governor Ueda stepped in office). And the side-effects created by the NIRP, especially for banks, are removed. As we argued before, these are the main objectives that the BoJ hoped to achieve, instead of conducting monetary tightening.
  • Under the new policy regime, the BoJ will move towards more ‘traditional’ policy tools such as short-term interest rate. In line with this change, the uncollateralized overnight call rate will be the new policy rate (as opposed to the interest rate on banks’ excessive reserves under the previous regime), which will be hiked by 10bps to the range of 0% to +0.1% from the previous -0.1% to 0%.
  • The BoJ is no longer committed to maintaining any yield target for the 10-year JGBs, which indicates the end of YCC. But the BoJ will continue to purchase JGBs with “broadly the same amount as before”. In addition, “[i]n case of a rapid rise in long-term interest rate, it will make nimble responses by… increasing the amount of JGB purchases and conducting fixed-rate purchase operations of JGBs”. In other words, the BoJ is free to conduct bond purchases at its will without any prior commitment on either price or quantity. This allows the BoJ a lot of flexibility manipulating (as opposed to “controlling”) the yield curve without restrictions. In this sense, YCC is not completely gone.
  • The BoJ will also discontinue its purchases of Japanese equity ETF and J-REITs. Since 2021, the BoJ’s purchases of equities and J-REITs have dropped sharply and reached negligible levels lately (Chart below). Hence the discontinuation of these purchases will unlikely have no impact on the market in the near term.
  • The BoJ provides little forward guidance on future policy. It says it will continue to pay attention to developments in financial and FX markets, and their impact on Japan’s economic activity and prices. Notably there is no indication of further rate hikes in the statement.
  • So overall, the BoJ’s latest policy changes did not bring many surprises, and the impact on the market is fairly small, which is what the central bank had tried to achieve, in our view. Looking forward, while we believe there might be some room for the BoJ to hike interest rate further in the long run, the BoJ will likely proceed very carefully and gradually. For the time being, we do not expect any further rate hikes in 2024.

 

 

 

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