Agenzia nr. 814 – Centro Porsche Nardo’, Emiliano sospende accordo. Pagliaro: “Era sbagliato in partenza, da tempo abbiamo evidenziato opacità”

 
ANNO XXI
Numero 814
27/03/2024
Pubblicato in Bari

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Centro Porsche Nardo’, Emiliano sospende accordo. Pagliaro: “Era sbagliato in partenza, da tempo abbiamo evidenziato opacità”

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e presidente Movimento Regione Salento.

“Una decisione dovuta, che abbiamo sollecitato da tempo, quella finalmente presa dal governatore Emiliano di sospendere l’accordo di programma con Porsche per l’ampliamento della pista di Nardò. Siamo lieti che il presidente della Regione abbia fatto un passo indietro, per tutelare l’ambiente e rispettare la volontà del territorio salentino, contrario ad un patto calato dall’alto sulla base di un presunto interesse pubblico. Una forzatura che abbiamo contestato da subito, evidenziando tutte le opacità dell’accordo. Ad agosto scorso abbiamo presentato un’interrogazione urgente, chiedendo di sospendere le procedure di esproprio dei suoli interessati dal piano di ampliamento per tutelare i legittimi interessi dei proprietari dei suoli da requisire. Contestavamo il tracciato disegnato alla cieca, senza verificare o senza preoccuparsi dei danni all’ambiente e all’economia locale. E chiedevamo di aprire un tavolo di confronto con le associazioni agricole e ambientaliste, in modo da individuare possibili percorsi che non penalizzassero le attività produttive insediate nella zona individuata per l’espansione del Nardò Technical Center Porsche. 
Ora che si va finalmente in questa direzione di buon senso, ci auguriamo che la scelta della Regione di riconsiderare, in linea con il Ministero, alcuni aspetti del procedimento a seguito delle indicazioni arrivate dalla Commissione europea, porti ad un piano di ampliamento del Centro Tecnico di Nardò ben ponderato, rispettoso del paesaggio e delle realtà produttive che insistono sul territorio e che non possono essere cancellate con un colpo di spugna, senza negoziazione e senza confronto con le parti interessate”./comunicato 

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