da Pictet WM – Obbligazioni governative USA e core Euro

Buongiorno,

 

inviamo di seguito il commento “Obbligazioni governative USA e core Euro” a cura di Alexandre Tavazzi, Head of CIO Office and Macro Research di Pictet Wealth Management.

Restiamo a disposizione.

 

Un caro saluto,

Lucrezia Pisani

+39 347 6732479

 

 

Obbligazioni governative USA e core Euro

 

·        La scorsa settimana il mercato obbligazionario ha registrato una notevole volatilità, soprattutto negli Stati Uniti in seguito alla sorpresa del rialzo dell’IPC (grafico 1). A differenza dei Treasury statunitensi, il rendimento del Bund è sceso a causa delle aspettative invariate del mercato per la BCE (grafico 2) e del forte ribasso di venerdì. Nel frattempo, la sorpresa dell’IPC statunitense ha portato a un’importante rivalutazione delle aspettative di mercato sui tagli dei tassi da parte della Fed (grafico 3).

 

·        Nell’Eurozona, una tendenza alla disinflazione più pronunciata suggerisce la probabilità di un taglio dei tassi della BCE a giugno. Negli Stati Uniti, invece, i recenti sviluppi di un’inflazione elevata, di buste paga robuste e di un allentamento delle condizioni finanziarie rafforzano l’ipotesi di un mantenimento della politica. Il rendimento decennale legato all’inflazione statunitense è salito grazie alla buona attività economica negli Stati Uniti, una tendenza che non si rispecchia in Germania (grafico 4).

 

·        Il quadro economico e dell’inflazione è diverso tra gli Stati Uniti e l’Eurozona, il che lascia spazio a ulteriori divergenze nei rendimenti. Tuttavia, riconosciamo la correlazione positiva tra i due mercati obbligazionari e il contesto storico di contagio. Ci auguriamo che i fondamentali tornino a essere il principale driver dei rendimenti tedeschi in futuro. Una pressione più morbida sui prezzi, che lascia presagire un primo taglio dei tassi a giugno, potrebbe favorire tatticamente la curva UE.

 

·        Negli Stati Uniti, l’inflazione vischiosa ha provocato un aumento delle aspettative di inflazione e uno spostamento verso l’alto delle curve swap sull’inflazione, soprattutto nella parte breve della curva. Ciò ha contribuito anche all’aumento del rendimento nominale dei titoli di Stato statunitensi. Finché non vi saranno indicazioni di una disinflazione sostenuta o di un rallentamento economico, non si può escludere un ulteriore rischio di rialzo dei rendimenti statunitensi nei prossimi mesi. Al di là dei futuri tassi di policy previsti, l’evoluzione del premio a termine svolge un ruolo cruciale nel rendimento del Tesoro USA a 10 anni. Contrariamente alle nostre aspettative, finora è rimasto negativo. Le imminenti elezioni presidenziali statunitensi sono considerate un potenziale fattore di rialzo del premio a termine, ma oggi abbiamo una visibilità limitata sull’esito delle elezioni. Al momento manteniamo invariato il nostro obiettivo di fine anno al 4,3%.

 

ENGLISH VERSION

US and core euro government bonds

 

·        Last week, the bond market experienced significant volatility, especially in the US following the CPI upside surprise (chart 1). In contrast to the US Treasuries, the Bund yield fell due to unchanged market expectations for the ECB (chart 2) and a sharp downward move on Friday. Meanwhile, the US CPI surprise led to a major reassessment of market expectations of rate cuts by the Fed (chart 3).

 

·        In the Eurozone, a more pronounced disinflation trend suggests the likelihood of an ECB rate cut in June. Conversely, in the US, the recent developments of elevated inflation, robust payrolls and easing financial conditions strengthen the case for a policy hold. The 10-year US inflation-linked yield rose thanks to the good economic activity in the US, a trend not mirrored in Germany (chart 4).

 

·        The economic and inflation picture differs between the US and the euro area which leaves room for further divergence in yields. Nevertheless, we recognise the positive correlation between the two bond markets and the historical context of contagion. We hope that fundamentals will again be the main driver of German yields going forward. Softer price pressure, pointing to a first rate cut in June could tactically favour the EU curve.

 

·        In the US, sticky inflation has caused higher inflation expectations and an upward shift in inflation swap curves, especially at the short end of the curve. This also contributed to the rise in the nominal yield of US government bonds. Until there are indications of sustained disinflation or an economic slowdown, further upside risk to US yields in the next months cannot be excluded. Beyond the anticipated future policy rates, the evolution of the term premium plays a crucial role in the 10-year US Treasury yield. Contrary to our expectations, it has thus far remained negative. The upcoming US presidential elections are viewed as a potential driver of the term premium higher, but we have limited visibility into the outcome of the elections today. We are currently maintaining our year-end target unchanged at 4.3%.

 

 

CHART 1:

 

CHART 2:

 

CHART 3:

 

CHART 4:

 

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