Enrico Prampolini (1894 – 1956) è, insieme a Fortunato Depero, tra gli artisti che decorano con le loro opere monumenali le pareti esterne dei due Palazzi in cui ha sede il Museo delle Civiltà. Il mosaico di 120 mq dal titolo Le corporazioni è stato oggetto di un recente restauto, che ha coinvolto anche l’opera prospicente di Depero. Traccia documentaria della storia dell’opera si trova in una lettera di invito all’artista datata 22 dicembre 1940, da parte di Rodolfo Rustichelli, Direttore dei Servizi Artistici dell’E42. Da questa corrispondenza è possibile ricostruire la genesi dell’opera, che il 5 luglio 1941 era nella fase di bozzetto finale. Nell’ottobre dello stesso anno l’artista firma il contratto che stabilisce le modalità di esecuzione e ne precisa il compenso, anche se in quello stesso mese il mosaico risulta già in via di esecuzione. A maggio 1942 vengono ultimati i lavori, e l’opera di Prampolini viene approvata ufficialmente: si tratta di un mosaico simile ad altre opere dell’artista, anche se in questo caso vi vemgono accolte specifiche richieste della committenza. Nella parte centrale si trovano quattro figure antropomorfe che simbolizzano il Credito, il Commercio, l’Industria e l’Agricoltura, impersonata quest’ultima da una contadina, con uno sfondo composto da un griglia geometrica recante i simboli delle relative corporazioni.