Sei miliardi di euro di aiuti dell’UE per i rifugiati in Turchia: hanno un impatto?
- Punto stampa online (sotto embargo): martedì 23 aprile alle ore 11:00 (ora legale dell’Europa centrale) – RSVP
- Pubblicazione: mercoledì 24 aprile alle ore 00:01 (ora legale dell’Europa centrale)
- Interviste, dichiarazioni radio e video disponibili su richiesta
La Corte dei conti europea ha il piacere di invitarla a un punto stampa online relativo alla prossima pubblicazione della relazione speciale sul programma di finanziamento dell’UE da 6 miliardi di euro per i rifugiati e le comunità che li ospitano in Turchia. Il punto stampa si terrà in inglese e sotto embargo martedì 23 aprile alle ore 11:00 (ora legale dell’Europa centrale).
L’obiettivo è offrire l’opportunità di ricevere informazioni dettagliate sull’audit e spiegazioni sul contesto più ampio in cui si iscrivono le conclusioni e le raccomandazioni della Corte, nonché di discutere della relazione con Bettina Jakobsen, Membro della Corte dei conti europea e con i rappresentanti dell’équipe di audit.
RSVP: chi intenda partecipare al punto stampa online è pregato di comunicarcelo entro le ore 13:00 di lunedì 22 aprile; riceverà poi istruzioni precise su come connettersi.
Per consentire una discussione circostanziata, coloro che avranno confermato la propria partecipazione potranno ricevere in anticipo, su richiesta, una copia sotto embargo della relazione e del comunicato stampa corrispondente. Entrambi i documenti saranno pubblicati sul sito Internet della Corte dei conti europea mercoledì 24 aprile appena dopo la mezzanotte.
Informazioni sul contesto
Data la sua posizione geografica, la Turchia rappresenta un importante paese di accoglienza e di transito di rifugiati e migranti diretti verso l’Europa. Nell’ultimo decennio, il numero di rifugiati in questo paese, specialmente di quelli di origine siriana, è aumentato. Nel 2015, l’UE ha istituito un apposito programma di finanziamento, denominato strumento per i rifugiati in Turchia, per indirizzare e coordinare 6 miliardi di euro di aiuti umanitari e allo sviluppo per questo paese, metà dei quali provenienti dal bilancio dell’UE e metà dagli Stati membri della stessa. Dal 2016, nel contesto del deterioramento delle relazioni bilaterali UE-Turchia, lo Strumento è stato gestito dalla Commissione. Il primo audit della Corte sul tema, del 2018, è stato incentrato sulla componente umanitaria: la Corte ha invitato a migliorare le modalità di gestione dello Strumento, in modo da poter ottenere una maggiore efficienza. Adesso, la Corte ha verificato se quanto raccomandato nel 2018 sia stato attuato, se i progetti di sviluppo abbiano risposto alle esigenze dei beneficiari e abbiano avuto un impatto, nonché se i progetti siano sostenibili e dai costi ragionevoli. In aggiunta, ha vagliato le conseguenze dei terremoti del febbraio 2023 per i progetti finanziati.
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