da Pictet WM – Preview FED: più tempo del previsto

Buongiorno,

 

Inviamo di seguito il commento “Preview FED: più tempo del previsto”, a cura di Xiao Cui, Senior Economist di Pictet Wealth Management.

Restiamo a disposizione.

Un caro saluto,

Carla Parisi

+39 3395796751

 

Preview FED: più tempo del previsto

 

Ci aspettiamo una svolta da falco da parte del FOMC questa settimana. Il presidente Powell probabilmente sottolineerà che ci vorrà più tempo del previsto per raggiungere la fiducia necessaria a tagliare i tassi e i recenti dati economici suggeriscono tagli più tardivi e meno numerosi. Ci aspettiamo un annuncio del tapering del QT nella riunione di questa settimana (al più tardi a giugno), un rallentamento del ritmo di riduzione del bilancio, con un dimezzamento del tetto di rimborso dei Treasury a 30 miliardi di dollari al mese e un mantenimento del tetto non vincolante degli MBS a 35 miliardi di dollari.

 

Non ci sono dot plot o proiezioni economiche aggiornate, quindi la conferenza stampa sarà il centro dell’attenzione. Le recenti letture sull’inflazione, più solida del previsto, e le successive revisioni al rialzo probabilmente hanno eroso la fiducia della Fed nel fatto che l’inflazione possa tornare in modo più duraturo verso l’obiettivo target nel tempo, e quest’ultima ha probabilmente bisogno di vedere diversi mesi di rallentamento dell’inflazione prima di tentare un taglio dei tassi. Con un mercato del lavoro stabile non c’è urgenza di tagliare i tassi. Non ci aspettiamo quindi che Powell difenda la previsione del dot plot di marzo, che prevedeva tre tagli dei tassi quest’anno, mentre probabilmente ripeterà che la politica può rimanere sospesa mentre i dati in evoluzione guidano il percorso dei tassi.

 

Powell sarà probabilmente interpellato in merito a potenziali rialzi dei tassi, e ci aspettiamo che faccia notare che la policy è già probabilmente sufficientemente restrittiva e ben posizionata per gestire i rischi: se l’inflazione sarà più persistente, la Fed potrà mantenere i tassi alti per tutto il tempo necessario (senza, quindi, ulteriori rialzi). Mentre se il mercato del lavoro dovesse indebolirsi inaspettatamente, la Fed potrà allentare la pressione. Ci aspettiamo che la previsione di base del comitato del FOMC continui a essere quella di un ulteriore calo dell’inflazione. Una risposta più aperta o un riconoscimento di un potenziale rialzo dei tassi rappresenterebbe un rischio per i falchi. Continuiamo a ritenere che l’asticella per una ripresa del rialzo dei tassi sia alta. Probabilmente ci vorrebbe una riaccelerazione dell’inflazione, e non solo uno stallo dell’inflazione a un livello più alto, per spingere il FOMC a riconsiderare i rialzi.

 

Prevediamo che la dichiarazione di politica monetaria rimarrà sostanzialmente invariata, con qualche rischio di una visione maggiormente da falco. La forward guidance dovrebbe rimanere orientata verso un allentamento, osservando che “il Comitato non ritiene opportuno ridurre l’intervallo di riferimento fino a quando non avrà acquisito maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%”. Un cambiamento marginalmente hawkish si noterebbe se il FOMC eliminasse la parola “maggiore” per segnalare la mancanza di fiducia. La descrizione che “l’inflazione si è attenuata nel corso dell’ultimo anno” rimane pertinente, ma il comitato potrebbe scegliere di mostrare un’interpretazione più da falco menzionando il recente slancio dell’inflazione (si veda il grafico in calce).

 

Il presidente Powell sarà probabilmente interrogato sull’indipendenza della Fed e sul suo piano in caso di secondo mandato di Trump. Recenti rapporti, infatti, suggeriscono che i consiglieri di Trump stanno elaborando piani per rendere la Fed più politica e ci sono stati ripetuti appelli a licenziare Powell durante la presidenza del tycoon. Il presidente non ha l’autorità di licenziare a causa di divergenze politiche il presidente della Fed, che può essere destituito dall’incarico solo “per giusta causa”. La nomina di un nuovo presidente della Fed dovrebbe essere approvata dal Senato, una camera storicamente nota per sostenere l’indipendenza della Fed dall’influenza politica, sia essa controllata dai repubblicani o dai democratici. Quando, nel 2019, gli è stato chiesto se si sarebbe dimesso da presidente della Fed, Powell ha risposto: “Non mi viene minimamente in mente una situazione in cui non porterei a termine il mio mandato, a parte la morte”.

 

Ci aspettiamo che il rallentamento graduale dell’inflazione e un modesto rallentamento della domanda (a un ritmo ancora solido) inducano la Fed ad allentare la pressione due volte quest’anno, ma i rischi sono orientati verso tagli più tardivi e meno numerosi nel 2024 e 2025. La solidità della domanda interna e le revisioni al rialzo dell’inflazione suggeriscono che la Fed adotterà un approccio ancora più paziente nell’aggiustamento della politica monetaria.

 

 

ENGLISH VERSION

May FOMC preview – it will take longer   

 

We expect a hawkish hold at the FOMC this week. Chair Powell is likely to note it would take longer than expected to achieve confidence needed to cut rates and recent economic data suggest later and fewer cuts. We expect an announcement of QT tapering at this week’s meeting (June at the latest), a reduction in the pace of balance-sheet rundown where the redemption cap on Treasuries declines by half to $30bn per month and the non-binding cap on MBS remains unchanged at $35bn.

 

There is no updated dot plot or economic projections, so the press conference takes center stage. Recent firmer-than-expected inflation readings and subsequent upward revisions likely eroded the Fed’s confidence that inflation can return more sustainably to target over time, and the Fed likely needs to see several months of an inflation slowdown before attempting rate cuts. With a solid labor market, there is no urgency to cut rates. We do not expect Powell to defend the March dot plot median of three rate cuts this year, and he’s likely to repeat that policy can remain on hold while the evolving data guide the rate path.

 

Powell will likely be asked about potential rate hikes, and we expect the Chair to note policy is likely sufficiently restrictive and well positioned to handle risks – if inflation is more persistent, the Fed can hold rates high for as long as needed (not hiking). If labor market unexpectedly weakens, the Fed can ease. We expect the Chair’s baseline outlook continues to be that inflation will decline further. A more open-minded response or an acknowledgement to a potential rate hike would be a hawkish risk. We continue to view the bar to a resumed rate hike to be high. It would likely take a reacceleration in inflation, not just inflation stalling out at a higher level, to prompt the FOMC to reconsider hikes.

 

We expect the policy statement to remain largely unchanged, but risks are to the hawkish side. The forward guidance should remain with an easing bias, noting that “The Committee does not expect it will be appropriate to reduce the target range until it has gained greater confidence that inflation is moving sustainably toward 2 percent”. One marginally hawkish change would be if the FOMC removes the word “greater” to signal that confidence is lacking. The description that “inflation has eased over the past year” remains relevant, but the committee could opt to show a more hawkish interpretation by mentioning recent momentum (see chart below).

 

Chair Powell will likely be asked about Fed independence and his plan in a Trump second term. Recent reports suggest Trump’s advisors are drawing up plans to make the Fed more political and there had been repeated calls to fire Powell during Trump’s presidency. The president lacks the authority to fire the Fed Chair due to policy differences, and the Chair can only be fired “for cause”. Any nomination of a new Fed chair would need Senate approval, a chamber historically known for supporting Fed independence from political influence, whether Republican or Democrat-controlled. When asked about whether he would resign as Fed chair in 2019, Powell replied “It doesn’t occur to me in the slightest that there would be any situation in which I would not complete my term other than dying.”

 

We expect gradually slowing inflation and a modest slowdown in demand (to a still solid pace) to get the Fed to ease twice this year, but risks are skewed towards later and fewer cuts this year and next. Solid domestic demand and upward revisions to inflation suggest the Fed will take an even more patient approach to policy adjustment.

 

 

Core PCE inflation.

 

 

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